Esiste un nuovo dispositivo tecnologico che, solo con il respiro e avvalendosi di nanoparticelle d’oro e in grado di diagnosticare il cancro.
Esiste un nuovo dispositivo tecnologico che, solo con il respiro e avvalendosi di nanoparticelle d’oro e intelligenza artificiale, è stato in grado di eseguire diagnosi corrette sull’86% dei pazienti che ha preso in esame.
Secondo i medici dell’Antica Grecia, il nostro respiro è un indicatore importante delle condizioni del nostro stato di salute e i ricercatori dell’Istituto di Tecnologia di Israele hanno dimostrato quanto ciò sia vero. Infatti, hanno sviluppato un dispositivo che utilizza nanoparticelle per identificare 17 diverse malattie, compreso il cancro del polmone e il morbo di Parkinson, e per procedere con le indagini è sufficiente un solo respiro. Nonostante lo strumento non sia ancora adeguatamente preciso per diagnosi cliniche e per un’applicazione alla vita reale, il test è molto promettente, in particolare per la sua natura non invasiva che potrebbe identificare malattie già nelle loro fasi iniziali.
Il team di ricercatori ha eseguito dei test su campioni ottenuti da più di 1.400 pazienti, identificando 13 sostanze chimiche presenti in otto tipi di tumori diversi, ma anche il morbo di Crohn, il Parkinson, l’ipertensione polmonare e altre malattie.
Ciascuno di questi composti organici volatili è presente in quantità variabili, e forma una sorta di impronta caratteristica di ogni singolo disturbo. “Questi tratti distintivi negli odori sono ciò che ci permette di individuare le malattie utilizzando la tecnologia che abbiamo sviluppato“, spiega il Prof. Hossam Haick.
Per raccogliere la presenza e il rapporto delle diverse sostanze chimiche, la squadra ha costruito una “nanomatrice artificialmente intelligente” chiamata Na-Nose. Essa utilizza sensori specifici, come quello composto da nanoparticelle d’oro e un altro che utilizza una rete di nanotubi in carbonio entrambi in grado di distinguere i diversi composti.
I dati vengono quindi analizzati da un sistema di intelligenza artificiale che tiene conto dell’età, del sesso e di altri fattori, individuando la patologia esatta l’86% delle volte.
Non è un’accuratezza sufficiente affinché possa essere utilizzata per le diagnosi di tipo clinico. Ma potrebbe diventare un tipo di esami di routine da eseguire nelle fasi iniziali di alcune patologie, momento in cui queste sono maggiormente curabili.
Haik racconta in un video “Nel caso di cancro ai polmoni sarà possibile accrescere il tasso di sopravvivenza dal 10 al 70% grazie ad una diagnosi precoce. Inoltre, sarà possibile identificare individui sani che però sono ad alto rischio. Si tratta di un test non invasivo che non richiede procedure sgradevoli e dolorose. Non essendo nemmeno pericoloso è un tipo di indagine che può essere eseguita anche più volte nel caso in cui fosse necessario eseguire più monitoraggi”.