REEVO: il cloud italiano, protetto e assicurato

Quando si tratta di scegliere un cloud provider a cui affidare i dati e le applicazioni della propria organizzazione è fondamentale valutare, oltre all’affidabilità, tutta una serie di caratteristiche. Non sempre puntare sulle grandi multinazionali equivale a una scelta adatta all’azienda e in linea col proprio business.

I grandi fornitori di cloud americani, da Google, a Microsoft, ad Amazon, per essere compliant al Garante europeo della protezione dei dati hanno aperto Data Center in Europa.

Salvatore Giannetto e Antonio Giannetto, fondatori di Reevo

Salvatore Giannetto e Antonio Giannetto, fondatori di Reevo

Amazon Web Service (Aws) è approdata in Italia a Milano con la sua Aws Europe, la sesta regione che il servizio di cloud computing di casa Amazon ha aperto in Europa dopo Dublino, Francoforte, Londra, Parigi e Stoccolma. E Microsoft sta costruendo la sua prima Regione Data Center in Italia alle porte di Milano.
Startup, imprese, enti della Pubblica Amministrazione, potranno sfruttare queste nuove “region del cloud” per eseguire applicazioni e servire i propri utenti in tutta Italia con minore latenza, mantenendo la piena proprietà e il controllo sui contenuti ospitati sul territorio italiano. Ma cosa accade dal punto di vista legale se si verifica un disservizio, o un attacco informatico, o qualsiasi atro problema che comporti una perdita dei dati ospitati presso cloud provider che hanno sede legale negli USA?

Queste grandi multinazionali si avvarranno delle leggi dei loro Paesi e per un’azienda italiana ciò potrebbe comportare azioni legali oltreoceano, con tutte le complicazioni del caso. Non è quindi sufficiente che il tuo provider di servizi cloud abbia data center in Italia, dovrebbe anche rispettare le regole governative italiane e rispondere davanti alla legge italiana.
Ecco che scegliere un cloud provider italiano come ReeVo significa affidarsi a un’azienda italiana che risponde davanti alla legge del nostro Paese.

Da oltre 15 anni, ReeVo è il Cloud provider italiano che offre servizi Cloud, Cyber Security e Hybrid Cloud per proteggere e custodire all’interno della propria “cassaforte digitale” il reale patrimonio delle aziende italiane: i dati. Da sempre l’azienda rivolge la massima attenzione alla sicurezza e alla compliance, erogando i suoi servizi in conformità dei più alti standard e certificazioni:

ISO 9001, ISO 27001, ISO 27017, ISO 27018, ISAE 3402, SSAE 18 (per citarne alcune) e, ultima a livello temporale, l’accreditamento AGID come Cloud Provider qualificato per l’erogazione di servizi alla Pubblica Amministrazione.
L’azienda custodisce i dati dei suoi clienti all’interno di Data Center certificati TIER IV, geograficamente dislocati sul territorio italiano, raggiungendo il mercato con un canale di distributori selezionati e Business Partner (system integrator, VAR e software house) presenti su tutto il territorio nazionale che «confezionano su misura» il servizio al Cliente Finale, utilizzando il Cloud di ReeVo come «mattone» della loro strategia Cloud anche in modalità white label.

Recentemente, ReeVo ha voluto aggiungere un ulteriore tassello di “sicurezza” per i suoi clienti lanciando il bundle “cloud assicurato”.
L’offerta prevede la fornitura dei servizi Cloud IaaS di Backup e Disaster Recovery di ReeVo insieme a una copertura assicurativa per i danni patiti dai clienti in conseguenza di attacchi cyber. L’assicurazione prevede, oltre alla copertura dei danni conseguenti a un attacco cyber, anche l’indennizzo dei costi di difesa sostenuti dal cliente in relazione a un’indagine da parte di un’autorità di vigilanza e delle perdite pecuniarie dovute a richieste di terzi contro il cliente per divulgazione o trasmissione non autorizzata di informazioni riservate.

Digitalic per Reevo

Reevo – Cloud & Cybersecurity – https://www.reevo.it

 


REEVO: il cloud italiano, protetto e assicurato - Ultima modifica: 2021-06-01T07:02:16+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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