Face ID, le risposte Apple ai dubbi degli utenti

Face ID è la novità più importante che equipaggia il nuovo iPhone X, molti utenti hanno avanzato dubbi sul suo funzionamento, ora risponde Apple

Face ID è la novità più importante che equipaggia il nuovo iPhone X: elimina il tasto Home dall’iPhone, consente un design a tutto scherno ed è una completa novità per il riconoscimento sicuro degli utenti.
Proprio sulla sicurezza e sul riconoscimento esatto dell’utente che sono nate subito le polemiche, anche perché Craig Federighi durante l’evento Apple del 22 settembre e in cui è stato annunciato l’iPhone X e il Face ID non è riuscito a farlo funzionare.

I dubbi su Face ID

I dubbi che sono nati su Face ID riguardano la privacy: Dove vanno a finire i dati biometrici, ovvero la scansione 3 D del volto dell’utente? Vengono tarsferiti ad Apple? In che modo? Sono al sicuro.
Il secondo ordine di dubbi riguarda l’affidabilità del sistema. È in grado di riconoscere l’utente se indossa un paio di occhiali, un cappello, una sciarpa, un casco?

Face ID : la risposta ufficiale di Apple sui dubbi

Apple, sollecitata da varie fonti, ha voluto fare alcune precisazioni sulla tecnologia FaceID. Qui trovate la risposta ufficiale, tradotta.

I nostri team hanno sviluppato le tecnologie che stanno dietro Face ID per parecchi anni e la privacy dei nostri utenti è stata prioritaria fin dall’inizio.

Face ID fornisce un metodo di autenticazione sicuro e intuitivo grazie al sistema della fotocamera TrueDepth e grazie al chip A11 Bionic, che utilizza tecnologie avanzate per mappare e poi verificare l’abbinamento della geometria del viso dell’utente. I dati raccolti non lasciano mai il dispositivo e sono protetti e criptati tramite Secure Enclave.

Abbiamo testato il sistemacon persone provenienti da differenti paesi, culture ed etnie, utilizzando più di un miliardo d’immagini per addestrare le nostre reti neurali e difendersi dallo “spoofing”.

Siamo sicuri che i nostri clienti ameranno e utilizzeranno questa funzione e troveranno che sia un modo facile e naturale per sbloccare il loro iPhone X. Forniremo ulteriori dettagli in merito a Face ID quando ci avvicineremo al momento in cui il prodotto sarà disponibile”.

Face ID spiegato da Craig Federighi

Prima di questa risposta ufficiale lo stesso Craig Federighi, Senior Vice President, Software Engineering ha voluto spiegare in un’intervista a TechCruch i dettagli della tecnologia.

Craig Federighi spiega nell’intervista che il processo di raccolta dei dati facciali utilizzati per “addestrare” la tecnologia è stato piuttosto lungo ed esteso e, come menzionato da Phil Schiller durante la presentazione di Face ID, Apple ha raccolto più di un miliardo d’immagini:

Craig Federighi ha anche sottolineato che Apple non raccoglie alcun dato quando l’utente sottoscrive la funzione di riconoscimento facciale.

“Non raccogliamo dati dagli utenti, quando sottoscrivono la funzione Face ID, tutto rimane sul dispositivo, non vengono inviati dati per l’addestramento del sistema sul Cloud”, ha detto

Face ID si sblocca velocemente?

Un dubbio che molti hanno in merito al nuovo sistema di riconoscimenti facciale 3D ad oggi è la possibilità di disabilitarlo velocemente in momenti di eventuale difficoltà. Federighi conferma nella sua intervista che gli utenti potranno disattivare Face ID velocemente afferrando l’iPhone da entrambi i lati, questo infatti disabilita la funzione e impone l’inserimento di un codice password per sbloccare il dispositivo:

“Per le situazione di emergenza, nei vecchi telefoni la procedura era quella di cliccare 5 volte sul bottone di accensione, ma sui nuovi telefoni iPhone 8 e iPhone X se si afferrano i tasti laterali su entrambi i lati e li si tiene premuti si spegne lo schermo, ma si ottiene anche la disabilitazione di Face ID”, ha sottolineato.Apple Face ID la nuova tecnologia dell'iPhone X

“Quindi, se per caso ti trovassi in una situazione in cui un ladro ti chiedesse di passargli il telefono, potresti prenderlo dalla tua tasca, premendo sui lati e disattivando, quindi, Face ID”.

Gli sviluppatori no hanno accesso ai dati di Face ID

TechCrunch ha poi fornito ulteriori dettagli: gli sviluppatori non hanno accesso ai dati del sensore di Face ID; se vengono effettuati più di 5 tentativi di riconoscimento, viene richiesto il codice chiave, lo stesso anche se non si utilizzata Face ID per 48 ore.

Face ID bloccato dagli occhiali che filtrano i raggi infrarossi

Come per gli occhiali da sole, Federighi ha sostenuto che la polarizzazione non è un problema, ma, piuttosto, alcuni occhiali da sole che contengono rivestimenti che bloccano l’IR e rendono gli occhi invisibili alla fotocamera IR, e quindi non permettono l’utilizzo di Face ID.

“La maggior parte degli occhiali lasciano passare una quantità di raggi infrarossi (IR) sufficienti attraverso le lenti,n per cui gli occhi rimangono visibili all’IR anche quando non sono visibili all’occhio umano, continua Federighi. Esistono delle lenti con rivestimenti che bloccano l’IR: in questo caso l’utente può semplicemente utilizzare il codice chiave o togliersi gli occhiali”.

Face ID per ipovedenti

Federighi ha offerto anche qualche commento interessante quando si tratta di non vedenti, o utenti ipovedenti. Di default il sistema 3D necessita del contatto visivo con gli occhi per funzionare, ma il “rivelatore di attenzione” può essere disattivato al fine di far funzionare Face ID anche quando non si sta fissando direttamente il telefono, anche se questo riduce parzialmente la sicurezza della funzione.

Face ID e le sciarpe

Per ultimo, Federighi ha aggiunto che se si indossa un tessuto che copre il viso Face ID non può funzionare, ma se si ha addosso un casco o una sciarpa, bhe in questo caso funziona ugualmente.

Face ID Apple: la tecnologia

Apple Face ID presentato con iPhone X


Face ID, le risposte Apple ai dubbi degli utenti - Ultima modifica: 2017-09-18T11:51:40+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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