Innovazione e approccio “future-defined” per i data center Lenovo

I due nuovi brand ThinkSystem e ThinkAgile, lanciati lo scorso anno, mirano ad aggiornare l’infrastruttura dei data center Lenovo , sia che si tratti di ambienti “tradizionali” sia dei data center software-defined (SDDC) di prossima generazione.

È giunto il momento di ridefinire i fondamenti della progettazione dei data center, attraverso l’utilizzo di piattaforme in grado di aggiornare perfettamente l’infrastruttura esistente e di creare ambienti di data center software-defined che consentano di massimizzare flessibilità e prestazioni: è questa la vision di data center Lenovo. La nostra straordinaria gamma di soluzioni ThinkSystem e ThinkAgile permette a noi, e soprattutto ai nostri clienti, di entrare fin da adesso nel futuro.

Di Alessandro de Bartolo, General Manager di Lenovo Data Center Group in Italia

I due nuovi brand ThinkSystem e ThinkAgile, lanciati lo scorso anno, mirano ad aggiornare l’infrastruttura dei data center, sia che si tratti di ambienti “tradizionali” sia dei data center software-defined (SDDC) di prossima generazione.

ThinkSystem e ThinkAgile non sono da considerare prodotti “puri”, ma piuttosto strutture si cui innestare molteplici soluzioni. La definizione “data center future-defined” ne descrive in modo preciso l’ambito di applicazione. Nel tempo assisteremo infatti all’incorporazione di altre tecnologie, già esistenti o future, in “componenti modulari” di soluzioni di facile utilizzo.

Un futuro costruito su solide basi

data center lenovo

Poiché ci troviamo a un punto di svolta nell’evoluzione dei data center, è necessario un nuovo approccio produttivo che consenta di ottenere server e sistemi cloud ibridi, di storage e di rete in grado di rispondere alle esigenze attuali come a quelle future. Progettando per innovare è importante un approccio il più possibile libero da condizionamenti dettati dalle practice in uso al momento.

Ad esempio, solo cinque anni fa si sarebbe data per scontata l’aggiunta di una rete SAN (Storage Area Network) con tutti i dispositivi di storage associati. Di conseguenza un server sarebbe stato progettato per connettersi a una rete SAN, escludendo completamente soluzioni di storage interne come le risorse DAS (Direct Attached Storage). Oggi si sta diffondendo una tecnologia DAS con soluzioni di storage software-defined che richiedono ai server di supportare un maggior numero di unità interne ma anche di funzionare entro parametri termici specificati.

Allo stesso modo, cinque anni fa l’intera memoria nel server sarebbe stata di tipo dinamico (ovvero i dati sarebbero stati disponibili solo quando il sistema era acceso). Già nel prossimo futuro, però, prevediamo che la memoria persistente abbia delle prestazioni e un rapporto prezzo/rendimento tale da consentirne una maggiore diffusione in combinazione con la memoria dinamica. Questo aggiunge una nuova dimensione alle caratteristiche delle nuove applicazioni.

Nuova piattaforma per i data center Lenovo di prossima generazione

Come disse Newton: “Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti”. Ecco perché ThinkSystem e ThinkAgile sono stati realizzati prendendo come riferimento l’esperienza acquisita, rispettivamente, con System x e ThinkServer. Da System x abbiamo preso sicurezza, prestazioni e affidabilità, mentre da ThinkServer il concetto di standard aperti.

L’innovazione è nel DNA di Lenovo

I prossimi sviluppi di ThinkSystem e ThinkAgile partiranno dal nostro retaggio e dalla nostra esperienza nell’HPC. La posizione di Lenovo, che a livello globale è considerato il vendor di soluzioni high-performance computing in più rapida crescita, nonché quello con la più alta percentuale di sistemi HPC installati nell’area EMEA, ci consente di disporre di informazioni preziose in ambiti quali Big Data, analisi dei dati e intelligenza artificiale.

Un risultato tangibile: il supercomputer Marconi installato al Centro di Ricerca CINECA di Bologna, che con i suoi 15,3 petaflops e più di 314.000 core è il secondo più grande in Europa e il 14° a livello globale, secondo la Top500 List del novembre 2017. Marconi è un cluster di 1.500 server Lenovo ThinkSystem SD530, che sommato all’esistente piattaforma Lenovo NeXtScale va a formare, al CINECA, un data center di oltre 7.000 server con un picco di 20 petaflops di potenza di calcolo.

Le informazioni approfondite ottenute dalle partnership guidano la risoluzione delle esigenze operative

Le partnership consolidate con fornitori di software indipendenti (ISV) rappresentano un altro vantaggio di cui Lenovo ha saputo usufruire al meglio durante i tre anni necessari al rilascio di ThinkSystem e ThinkAgile. I nostri rapporti con SAP e Microsoft ne sono due chiari esempi.

La possibilità di collaborare con aziende di portata globale come SAP sulla sua piattaforma cloud HANA offre a Lenovo la sicurezza di creare cloud di prossima generazione in grado di eseguire database in memoria per grandi organizzazioni. Collaborare con Microsoft alla sua soluzione cloud ibrida basata su Azure ci consente di ottenere informazioni approfondite e di grande utilità sulle odierne esigenze operative nonché sulla direzione nella quale si stanno muovendo i cloud ibridi.

ThinkAgile acquisisce i “componenti modulari” di ThinkSystem e li combina con i prodotti degli ISV per ottenere una soluzione completamente funzionale, realizzata presso le sedi Lenovo. Tale soluzione viene quindi distribuita nei data center dei clienti attraverso i servizi Lenovo. ThinkAgile stessa è molto più di un nuovo approccio alla realizzazione di soluzioni personalizzate. La prima soluzione ThinkAgile, realizzata in collaborazione con Microsoft, è stata infatti una soluzione cloud ibrida completamente integrata.

Alessandro de Bartolo, General Manager di Lenovo Data Center Group in Italia

Alessandro de Bartolo, General Manager di Lenovo Data Center Group in Italia

 


Innovazione e approccio “future-defined” per i data center Lenovo - Ultima modifica: 2018-01-31T10:40:09+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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