Fiat si unisce a BMW, Mobileye e Intel per le auto a guida autonoma

Fiat si unisce a BMW per sviluppare insieme a Mobileye e Intel una piattaforma tecnologica per la guida autonoma. L’unione fa la forza insomma

Fiat si unisce a BMW per sviluppare insieme a Mobileye e Intel una piattaforma tecnologica per la guida autonoma. Il gruppo BMW, Intel e Mobileye hanno, infatti, annunciato di aver sottoscritto un intesa che prevede che Fiat Chrysler Automobiles (FCA) sia il primo costruttore automobilistico ad unirsi a loro nello sviluppo di una piattaforma di guida.

Guida autonoma, una sfida per tutti

I partner dello sviluppo intendono far leva sui reciproci punti di forza, capacità e risorse per migliorare la tecnologia della piattaforma, aumentare l’efficienza dello sviluppo e ridurre il tempo di immissione sul mercato. Insomma l’unione fa la forza e di fronte a concorrenti già molto avanti con sistemi disponibili e pronti per il mercato come Tesla, meglio lasciar da parte le rivalità e unirsi per sviluppare più velocemente un’alternativa concreta.

Più ingegneri sulla guida autonoma

Uno dei fattori su cui punta la nuova alleanza è la co-location di ingegneri in Germania ed in altri luoghi. FCA contribuirà alla collaborazione con risorse ingegneristiche, tecniche di esperienza, nonché con i suoi significativi volumi di vendita e la sua esperienza sul mercato Nord Americano.

Guida autonoma, il parere si Sergio Marchionne

“Per migliorare la tecnologia di guida autonoma è fondamentale dar vita a partnership tra produttori di autoveicoli e fornitori di tecnologia e componenti”, ha dichiarato Sergio Marchionne, Chief Executive Officer di FCA. “L’adesione a questa collaborazione consentirà a FCA di beneficiare direttamente delle sinergie e delle economie di scala che sono possibili quando le aziende si alleano con una visione e un obiettivo comuni”.
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Obiettivo 2021 per la guida autonoma

Nel luglio 2016 BMW, Intel e Mobileye avevano annunciato che stavano unendo le forze per rendere i veicoli a guida autonoma una realtà, collaborando per portare in produzione entro il 2021 soluzioni per la guida altamente automatizzata (Livello 3) e la guida completamente automatizzata (Livelli 4/5). Da allora si sono impegnate nello sviluppo di un’architettura modulare che può essere utilizzata da diversi costruttori automobilistici.

40 veicoli sperimentali entro il 2017

L’alleanza, che potremo chiamare #futureofdriving2021 visto l’hashtag ufficiale usato per promuoverla, ha in piano di mettere su strada 40 veicoli autonomi sperimentali entro la fine del 2017. Ci si attende inoltre di beneficiare di dati e conoscenze ricavati dalla recentemente annunciata flotta di 100 veicoli di prova di livello 4 di Mobileye (una società Intel) dimostrando gli effetti di scala di questo approccio collaborativo.

“I due fattori che rimangono fondamentali per il successo della collaborazione sono l’eccellenza senza compromessi nello sviluppo e la scalabilità della nostra piattaforma di guida autonoma”, ha dichiarato Harald Krüger, presidente del Consiglio di Gestione di BMW AG. “Con FCA come nostro nuovo partner, rafforziamo il nostro percorso per creare con successo la più rilevante soluzione avanzata, trasversale ai costruttori automobilistici, per i livelli da 3 a 5 sul piano globale “.

“Il futuro del trasporto dipende dal fatto che i leader dell’industria automobilistica e tecnologica lavorino insieme per sviluppare un’architettura scalabile che le case automobilistiche in tutto il mondo possano adottare e personalizzare”, ha dichiarato Brian Krzanich, CEO di Intel. “Siamo entusiasti di dare il benvenuto al contributo di FCA, che ci consente un ulteriore passo avanti verso la realizzazione dei veicoli autonomi più sicuri al mondo”.
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Fiat si unisce a BMW, Mobileye e Intel per le auto a guida autonoma - Ultima modifica: 2017-08-18T10:11:39+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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