Gli organi stampati in 3D cambieranno la salute del futuro

La salute del futuro sarà migliore perché potrà contare su nuove tecnologie come gli organi stampati in 3D: realizzato il primo tessuto umano con stampa 3D

La salute del futuro sarà migliore perché potrà contare non solo sugli sviluppi a cui siamo abituati ma anche su nuove tecnologie, come la stampa 3D degli organi.

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Salute del futuro: gli organi stampati in 3D

La stampa in 3D negli ultimi tempi si è fatta conoscere come un metodo innovativo e futuristico per la produzione di oggetti e strumenti artificiali. Le possibilità date da questa tecnologia sono enormi e non si fermano solo alla creazione di cose inanimate o macchinari. Se con la cornea e la protesi in 3D abbiamo visto come la stampa tridimensionale può essere utile perfino nel campo medico e in quello della salute del futuro, è notizia recente l’invenzione di un gruppo di studiosi del primo tessuto umano realizzato con questa tecnica.

Salute del futuro: i vasi capillari stampati di Prellis Biologic

Gli studiosi della startup Prellis Biologic infatti hanno fatto importanti passi avanti per la creazione di organi umani in 3D, una scoperta che potrebbe rivoluzionare la salute del futuro. Gli scienziati americani, che operano nell’incubatore di San Francisco chiamato MBC Biolabs, hanno messo a punto una tecnica che permette la realizzazione di vasi capillari con la stampa 3D: questi canali sono essenziali per la funzionalità di ogni organo umano e servono a trasportare il sangue dal cuore alle altre parti dell’organismo. Anche l’ossigeno sfrutta questi vasi per muoversi nel corpo e il fatto che ora possano essere ricreati con la stampa 3D aumenta le possibilità date ai medici.

Le sfide per la salute del futuro

Grazie agli sviluppi fatti nel campo della salute del futuro, Prellis Biologics ha comunicato che entro cinque anni conta di realizzare il primo organo umano fatto con la stampa 3D, partendo proprio dalla scoperta dei vasi capillari tridimensionali. “Ho incontrato per la prima volta la stampa 3D in un laboratorio di ricerca quando ero ancora nel mondo accademico. Sono stata affascinata sin da subito dalla libertà di lavorazione e sviluppo fornita dalla stampa 3D.

Poco dopo ho iniziato a pensare alle implicazioni per l’assistenza sanitaria e la medicina – ha detto in un’intervista la fondatrice della startup Melanie Matheu – alcune delle sfide più importanti per la stampa 3D sono la standardizzazione e il controllo della qualità. Abbiamo messo degli strumenti straordinari nelle mani di persone molto intelligenti, ma assicurarci che ci sia qualità di livello medico consentirà al settore di passare dalla produzione una tantum alla realizzazione di vere soluzioni mediche” fra le quali appunto i primi organi umani creati con la stampa 3D.

Medicina e ingegneria unite per l’innovazione della salute del futuro

Per arrivare a questo importante traguardo che potrebbe cambiare il mondo dei trapianti per sempre e mettere le basi per la rivoluzione della salute del futuro, l’azienda americana utilizzerà una stampante 3D ad hoc. “La nostra azienda sta costruendo un nuovo tipo di stampante 3D basata sulla tecnologia laser che la rende estremamente veloce.

Il deposito dei brevetti è un altro fattore importante per il mondo della salute che verrà. Vedere il sistema stampare come ci aspettavamo già per la prima volta è stata un’esperienza incredibile. Dopo di ciò, i nostri investitori e io abbiamo sviluppato un sistema che stampa materiali biologici più velocemente di qualsiasi altra tecnologia conosciuta. Si tratta di una nuova possibilità nell’unione tra ingegneria e medicina”. ha aggiunto la Matheu.

Salute del futuro: stampa 3D e bioreattori

La velocità di questa particolare stampa in 3D è importante perché significa che le cellule non muoiono immediatamente e il tessuto stampato rimane in vita, generando così l’impalcatura interna per supportare e sostenere il materiale organico.

Gli organi creati in laboratorio dovranno essere collocati in un bioreattore prima che vengano trapiantati in un animale, ma la differenza è che la società mira a produrre organi completi piuttosto che campioni di tessuto o campioni di piccole cellule. I bioreattori possono simulare le pressioni biomeccaniche che assicurano che un organo funzioni correttamente. Il primo obiettivo è quello di produrre un polmone per i topi e già questo potrebbe cambiare la salute del futuro per sempre.

Andrea Indiano – corrispondente da Los Angeles USA

 

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Gli organi stampati in 3D cambieranno la salute del futuro - Ultima modifica: 2018-07-02T06:37:18+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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