L’intelligenza artificiale che prevede la morte, per aiutare i medici

DeepMind vuole risolvere il problema del peggioramento dei pazienti negli ospedali e supportare i medici limitando l’errore umano. L’azienda ha alimentato la sua AI con le cartelle cliniche di circa 700.000 veterani statunitensi

DeepMind vuole risolvere il problema del peggioramento dei pazienti negli ospedali e supportare i medici limitando l’errore umano. L’azienda sorella di Google ha alimentato la sua AI con le cartelle cliniche storiche di circa 700.000 veterani statunitensi, nella speranza che imparasse a prevedere i cambiamenti nelle condizioni dei pazienti che, non controllati, portano alla morte .

DeepMind l’intelligenza artificiale per la salvare le vite umane

La partnership tra DeepMind e Veterans Administration (VA) porta alcune delle migliori menti nella ricerca sull’intelligenza artificiale insieme a medici e ricercatori di fama mondiale che lavorano per il Governo.

Fondamentalmente, il governo degli Stati Uniti si sta rivolgendo al, probabilmente, computer più intelligente del pianeta per trovare una cura per l‘errore umano. L’AI sta trasformando il campo medico e questo è un altro esempio di questo radicale cambiamento.

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L’intelligenza artificiale che prevede la morte, per salvare le vite

Tradizionalmente, gli infermieri sono responsabili del monitoraggio dei pazienti. Poiché non è possibile posizionare ogni paziente sotto costante cura diretta, la stragrande maggioranza del monitoraggio del paziente viene eseguita a distanza tramite strumentazione elettronica e sensori come ECG e respiratori. Infermieri e medici fanno giri, controllano ogni paziente e ascoltano gli allarmi in una stazione centrale, ma nella maggior parte dei casi non c’è nessuno che guardi costantemente la maggior parte dei pazienti.

L’intelligenza artificiale per controllare i pazienti

Se DeepMind può insegnare all’AI a capire perché i pazienti peggiorano, le macchine possono, in teoria, assumere il controllo delle funzioni. È assolutamente fattibile che l’AI guardi continuamente ogni paziente, poiché i computer non fanno pause né si stancano. Questa potrebbe non essere la soluzione immediata all’errore umano in campo medico, la terza principale causa di morte negli Stati Uniti in cui gli sforzi si stanno orientando al momento, ma è un inizio.

Vale la pena di ricordare che tutti i dati raccolti dalle registrazioni dei membri del servizio sono stati decurtati dalle informazioni personali al fine di mantenere la privacy dei veterani a cui appartenevano.

Lo studio di DeepMind sull’intelligenza artificiale per la sanità

Il team si è concentrato su un problema specifico al fine di gettare le basi per ulteriori lavori sul campo. Secondo un post sul blog riguardante DeepMind:

Ci stiamo concentrando sull’Acute Kidney Injury (AKI), una delle condizioni più comuni associate al peggioramento dei pazienti e un’area in cui DeepMind e VA hanno entrambe esperienza. Questa è una sfida complessa, perché predire l’AKI è tutt’altro che facile. Non solo l’insorgenza di AKI è improvvisa e spesso asintomatica, ma i fattori di rischio associati sono comuni in tutti gli ospedali. L’AKI può colpire anche persone di qualsiasi età e spesso si verifica in seguito a procedure e operazioni di routine come una protesi d’anca.

Risolvere il problema dell’errore umano negli ospedali potrebbe allungare notevolmente la durata della nostra specie. Sarebbe una cosa enorme.

 


L’intelligenza artificiale che prevede la morte, per aiutare i medici - Ultima modifica: 2018-03-01T07:24:52+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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