IoT i trend 2017: le tecnologie, le strategie, il mercato

Iot Intelligence: produzione, consulenza, servizi aziendali, distribuzione e logistica sono i primi quattro settori che dominano l’adozione dell’IoT

Pubblicato lo studio della Dresner Advisory Services del 2017 in merito all’ IoT Intelligence. Lo studio definisce l’IoT come la rete di oggetti fisici, o “cose”, integrate con elettronica, software, sensori e connettività per consentire agli oggetti di raccogliere e scambiare dati. Lo studio esamina le principali tecnologie correlate come l’intelligence nella localizzazione, la preparazione dei dati degli utenti finali, il Cloud Computing e le analisi avanzate e predittive dei Big Data.

“Anche se siamo ancora ai primi giorni dell’IoT, vediamo questo come un argomento essenziale per l’industria. L’IoT Intelligence, l’insieme dei mezzi per comprendere e sfruttare i dati di IoT, sarà altrettanto importante e aumenterà l’importanza di tecnologie chiave relative alla location intelligence e le analisi avanzate e predittive dei Big Data”, ha dichiarato Howard Dresner, fondatore e chief research officer di Dresner Advisory Services .

IoT  i trend 2017

I Centri di Competenza per la Business Intelligence (BICC), R&D, Marketing & Vendite e la pianificazione strategica saranno i reparti più probabili in cui si noterà l’importanza dell’IoT. La finanza, invece, è considerata tra i reparti meno probabili per vedere la crescita dell’importanza dell’IoT. Lo studio ha anche evidenziato come le applicazioni di analisi e di vendita si basino sempre più sulle tecnologie IoT, come componenti fondamentali delle loro piattaforme.

IoT : una leva per la competitività

Produzione, consulenza, servizi alle aziende, distribuzione e logistica sono ambiti principali per adozione dell’IoT. Viceversa, il management e l’amministrazione locale tendono a dare meno priorità alle iniziative di IoT e a ritenerle importanti o essenziali. Gli utilizzatori precoci dell’IoT definiscono più spesso obiettivi con aspettative su vantaggi competitivi chiari per avviare e condurre le iniziative IoT. Produzione, consulenza, servizi alle aziende, distribuzione e logistica sono anche settori in cui la crescita dei ricavi è spesso difficile da raggiungere. Le iniziative di IoT che forniscono rapidamente reddito e forza competitiva sono i più probabili candidati a ottenere finanziamenti e sostegno nelle aziende.

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IoT e l’analisi dei dati

Coloro che avallano l’IoT e lo adottano precocemente sostengono che la location intelligence, l’analisi dei dati in streaming e la business intelligence cognitiva forniscono il maggior beneficio commerciale; al contrario, gli stessi non si aspettano significativi vantaggi derivanti dalla data warehousing, come invece da altre tecnologie. Concordemente con altri studi precedenti, sia la base più ampia degli interpellati, che coloro che adottano precocemente tali tecnologie ripongono molta importanza sulla reportistica e le dashboard; inoltre coloro che adottano fra i primi queste tecnologie ripongono anche molta attenzione nella visualizzazione.

I Centri di Competenza per la Business Intelligence (BICC), le catene di produzione e fornitura sono tra i catalizzatori più potenti dell’adozione di BI e IoT nell’impresa. Maggiore è il livello di adozione della BI, maggiore è il potenziale per l’IoT di fornire un alto valore differenziato basato sulle esigenze uniche per area. Marketing, vendite e pianificazione strategica sono anche aree chiave fra coloro che avallano le tecnologie legate all’IoT e che le adottano prececemente.

Maggiore è l’adozione della business intelligence, maggiore è la probabilità di successo con le iniziative di IoT

Gli utilizzatori precoci di IoT nel business confidano in una crescita delle entrate e nell’aumento del vantaggio competitivo come i due obiettivi principali per guidare le iniziative legate all’IoT. I più attivi promotori dell’IoT sottolineano innanzitutto i molti vantaggi delle iniziative di IoT da un punto di vista di crescita dei ricavi. Gli utilizzatori precoci di IoT tendono con più probabilità a vedere e promuovere il valore della possibilità di migliori decisioni informate, migliorata efficienza operativa, aumento del vantaggio competitivo, incremento dei ricavi e miglioramento del servizio al cliente.

I requisiti di funzionalità più popolari per applicazioni di analisi avanzate e predittive includono i modelli di regressione, le funzioni statistiche e il clustering gerarchico. Più del 90% degli intervistati ha risposto che queste tre caratteristiche principali sono “un po’ importanti” per il loro uso quotidiano nell’analisi. L’analisi geospaziale (altamente associata al mapping, alla demografia delle popolazioni e ad altri dati web-generated), i motori di raccomandazione, i metodi bayesiani e la selezione automatica delle funzionalità sono le successive serie di funzionalità più richieste.

Il 53% degli interpellati afferma che l’IoT è piuttosto importante, meno del 15% lo ritiene essenziale

Il 74% dei sostenitori di soluzioni IoT e degli utilizzatori precoci affermano che la location intelligence risulta essenziale o molto importante. Al contrario, solo il 26% del campione globale classifica la location intelligence allo stesso livello di importanza. Uno dei casi di utilizzo più promettenti per la location intelligence nell’IoT è il suo potenziale per semplificare la tracciabilità e la compliance nel flusso di lavoro della catena di fornitura in industrie manifatturiere altamente regolamentate. Nel 2018, ci si aspetta di vedere il lancio di software ERP, Supply Chain Management (SCM) e in generale nuove applicazioni che capitalizzino la location intelligence per l’IoT per semplificare la tracciabilità e la conformità della catena di approvvigionamento su scala globale.

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IoT i trend 2017: le tecnologie, le strategie, il mercato - Ultima modifica: 2017-11-14T11:15:32+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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