Google Pixel 4 si sbloccherà con la scansione facciale

L’aggiunta della scansione del volto mette il Google Pixel 4 alla pari con i moderni iPhone in merito alla modalità di sblocco ed è, almeno in teoria, più utile di un sensore di impronte digitali sullo schermo.

Big G non può fare a meno di parlare del Google Pixel 4 prima del suo presunto lancio a ottobre. In un post sul blog e in un video su YouTube, l’azienda ha rivelato che il telefono sarà dotato di tecnologia di sblocco facciale anziché di un sensore di impronte digitali. Google ha anche rivelato che il Pixel 4 avrà una funzione chiamata “Motion Sense”, che conferma che il dispositivo avrà un chip Project Soli che utilizza un radar per rilevare i gesti delle mani vicino al telefono.

Google Pixel 4: sblocco con scansione facciale

L’aggiunta della scansione del volto mette il Google Pixel 4 alla pari con i moderni iPhone in merito alla modalità di sblocco ed è, almeno in teoria, più utile di un sensore di impronte digitali sullo schermo. È un altro esempio di come Google abbia alzato la posta in gioco: se infatti lo sblocco facciale di Pixel non fosse veloce o sicuro come quello dell’iPhone, sarebbe un grosso problema. La maggior parte dei tentativi di sblocco facciale sui telefoni Android utilizzava solo la fotocamera selfie ed era insicura e imprecisa (anche se, recentemente, alcuni hanno sperimentato sistemi più avanzati).

A questo proposito, Google non ha potuto fare a meno di alludere a un limite dell’iPhone: in questo momento, Face ID non funziona a meno che il telefono non sia rivolto verso l’alto, anche se Apple ha già superato questo problema sull’iPad Pro e potrebbe offrire la stessa flessibilità sugli iPhone del 2019. Google ha inoltre confermato che il Pixel 4 utilizzerà la funzione di sblocco facciale per i pagamenti:

“lo sblocco facciale funziona in quasi tutti gli orientamenti, anche se lo stai tenendo sottosopra, e puoi utilizzarlo anche per pagamenti sicuri e autenticazione delle app”.

Come per l’iPhone, Google afferma che i dati biometrici verranno archiviati localmente in un chip sicuro e non verranno mai condivisi con altri servizi Google.

La funzione di sblocco facciale di Google Pixel 4 utilizzerà una varietà di sensori per identificare il viso, tra cui profondità, infrarossi e RGB. Ciò dovrebbe significare che funzionerà in diverse situazioni, con illuminazione più o meno buona e che funzionerà anche con una serie di set di volti differenti. Google ha affermato di aver fatto “ricerche sul campo” in merito per garantire entrambi questi aspetti.

google pixel 4

Google Pixel 4: addio alla seconda fotocamera frontale?

Guardando all’immagine qui sotto, quello che non si vede è una seconda fotocamera frontale. I Pixel 3 e 3 XL avevano entrambi una camera per selfie ultra-wide che poteva fotografare aree più ampie o più persone in una foto, ma ora Google sembra volersi allontanare da questa strategia. Il Pixel 3A ha una singola fotocamera frontale con un campo visivo più ampio rispetto a quello normale del Pixel 3, quindi forse Google riporterà questa caratteristica anche sul modello 4.

Google Pixel 4

La funzione Motion Sense

Ecco come Google descrive le funzioni nella sua descrizione su YouTube:

“Il Pixel 4 è in lavorazione: ecco una prima occhiata ad alcune nuove tecnologie in arrivo con il Pixel di prossima generazione questo autunno. Questa tecnologia abilita due nuove funzionalità: Motion Sense e Face Unlock, per fare cose senza bisogno di toccarlo.”

Per quanto riguarda la funzione “Motion Sense”, dall’articolo di Google non si colgono molti dettagli. Voci precedenti avevano riferito che era correlata al Progetto Soli, che utilizza un radar per rilevare piccoli movimenti delle mani o delle dita davanti al dispositivo. Per esempio, Google ha dimostrato che per simulare la rotazione di un quadrante su uno smartwatch è possibile semplicemente sfregare pollice e indice. Alcuni codici trovati nella prossima versione di Android hanno suggerito che il Motion Sense potrebbe essere usato per i controlli multimediali.

Il post sul blog di Google afferma che:

Il Pixel 4 sarà il primo dispositivo con Soli, che alimenterà le nuove funzionalità Motion Sense per consentire di saltare brani, sospendere le sveglie e mettere il muto alle telefonate, semplicemente muovendo la mano. Queste funzionalità sono solo l’inizio e proprio come i pixel migliorano nel tempo, anche Motion Sense si evolverà.

Il post di Google cita un possibile uso in cui il chip Soli potrebbe rilevare la mano che raggiunge il telefono, attivando automaticamente “i sensori di sblocco facciale”. Se tutto funzionasse, il telefono si sbloccherebbe automaticamente in maniera rapida.

Google Pixel 4: tra indiscrezioni e strategie di marketing

Anche a causa del tweet che ha lasciato trapelare un’immagine della fotocamera del Pixel 4, né la funzione di sblocco con la scansione facciale né il chip Soli sono davvero una sorpresa. Il primo indizio era nei leak che mostravano che non c’era un sensore di impronte digitali sul retro, il secondo nei leak che mostravano il telefono senza alcuna tacca nella parte superiore dello schermo, mantenendo invece una cornice abbastanza grande con più fotocamere e sensori.

L’annuncio dello sblocco facciale per il Pixel 4 poco più di una settimana prima dell’annuncio del Note 10 di Samsung, il 7 agosto, è furbo, poiché il Note 10 probabilmente avrà un sensore di impronte digitali sullo schermo. Che i potenziali clienti del Note 10 possano volere trattenersi dall’acquistarlo per scoprire, prima, qualcosa in più in merito alle specifiche del Pixel è da vedersi, ma Samsung probabilmente non sarà molto contento dell’uscita di Google. Se Google si sta davvero impegnando a trasformare il Pixel in un vero business, dovrà essere disposto a ridurre parte della quota di mercato dei suoi partner Android.

Il lancio del Pixel 4 è previsto per ottobre.

 


Google Pixel 4 si sbloccherà con la scansione facciale - Ultima modifica: 2019-07-30T15:02:52+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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