Rifiuti elettronici: numeri record nel 2019 con danni per l’ambiente

Nel 2019 ci sono stati 53,6 milioni di tonnellate di oggetti di elettronica buttati in discarica e nel 2030 aumenteranno del 38% e diventeranno 74,7 milioni di tonnellate

consumi di elettronica aumentano, il ciclo di vita dei dispositivi si accorcia e le opzioni di riparazione sono sempre di meno. Conseguenza. Aumentano in maniera esponenziale i rifiuti elettronici. Il mondo nel 2019 ne ha prodotti la bellezza di 53,6 milioni di tonnellate, una cifra mai toccata prima, l’equivalente  di 7,3 chilogrammi per abitante, con i cittadini europei che raggiungono i 16,2 chili.

Ad affermarlo  il rapporto annuale dell’università dell’Onu e della International Solid Waste Association, secondo cui la cifra è destinata ad arrivare a 74 milioni di tonnellate entro il 2030. Il quale sottolinea quanto i rifiuti elettronici siano cresciuti del 21 % negli ultimi cinque anni. E di questi rifiuti elettronici, solo il 17% segue un percorso virtuoso di recupero e riciclo dei materiali, il resto finisce nelle discariche senza alcun controllo e senza alcun processo di verifica degli effetti che questa “distruzione” produce nell’ambiente stesso.

Smartphone senza caricabatterie, no secco di Apple al connettore unico

Questo “sperpero” significa non recuperare tra i materiali scartati soprattutto plastica e silicio, ma anche grandi quantità di rame, oro e altri metalli preziosi. Se venissero recuperati varrebbero 57 miliardi di dollari.

Per il futuro, poi, c’è scarso ottimismo. Le previsioni fatte dal Global E-waste Monitor 2020 sono drammatiche, tanto che si ritiene che entro il 2030 il volume dei rifiuti elettronici non correttamente riciclati raddoppierà rispetto a quello del 2014. Il motivo di questa preoccupazione è dovuto al fatto che le condizioni generali di vita delle popolazioni cresce e anche quelli che fino ad oggi non avevano a disposizione dispositivi elettronici, ora se lo possono permettere, moltiplicando quindi anche i rifiuti.

L’elettronica del futuro sarà riciclabile grazie ai circuiti stampati su carta dell’Università di Pisa

La dispersione maggiore nelle discariche senza alcun riciclaggio o riciclo, sempre secondo il rapporto 2020, riguarda gli apparecchi di piccole dimensioni (32%): videocamere, giocattoli elettronici, device per la cucina casalinga, rasoi e altri.

rifiuti elettronici

E l’Europa, nella classifica mondiale, segna due primati contrastanti. Quella della maggiore dispersione pro capite, ma anche quella della maggiore efficacia delle tecnologie e delle procedure per la raccolta e il riciclo di rifiuti tecnologici. L’Asia al contrario risulta essere l’area geografica che nel 2019 ha prodotto più “rifiuti hi-tech” rispetto a tutto il resto del mondo.


Rifiuti elettronici: numeri record nel 2019 con danni per l’ambiente - Ultima modifica: 2020-07-06T11:00:50+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

e-book guida ecm

Non rimanere indietro, iscriviti ora

Ricevi in tempo reale le notizie del digitale

Iscrizione alla Newsletter

controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy

Grazie! Ora fai parte di Digitalic!