La navicella SpaceX Crew Dragon aggancia la stazione spaziale: traguardo storico

La NASA lo ha già definito un “risultato storico”. Riparte la corsa dell’uomo verso la Luna con l’aggancio della capsula alla stazione spaziale.

SpaceX è diventata la prima azienda a progettare, costruire, lanciare e ora attraccare un’astronave commerciale realizzata per far volare persone alla Stazione Spaziale Internazionale: la SpaceX Crew Dragon.

L’azienda spaziale privata di Elon Musk ha lanciato il veicolo a sette posti, chiamato Space X Crew Dragon, sabato alle 2:49 ET. Al mattino presto di domenica, la capsula spaziale ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) grande come campo da calcio che orbita attorno alla Terra.

SpaceX Crew Dragon

SpaceX: la ricostruzione dell’aggancio

Dopo una serie di controlli di sicurezza, SpaceX ha iniziato a spingere la Crew Dragon verso la parte anteriore della stazione spaziale. Alle 17:51 ET, è entrata morbidamente in contatto con il modulo di attracco, ha impegnato sei braccia per la manovra e si è agganciata con successo. Circa 11 minuti dopo, l’astronave si è avvitata strettamente al Nodo 2 della stazione spaziale.

Nessuno era a bordo per poter aprire il portello della Crew Dragon, solo 400 libbre di carico e un manichino da crash test, una figura femminile di nome “Ripley”. Tuttavia, la NASA afferma che la dimostrazione di SpaceX, o missione Demo-1, è stata “un primo passo cruciale” nel ridare l’accesso allo spazio di personale degli Stati Uniti, poiché l’obiettivo è di dimostrare che la nuova astronave è pronta a far volare gli astronauti.

Una nuova generazione di voli spaziali inizia ora con l’arrivo della Crew Dragon di @SpaceX alla @Space_Station”, ha scritto su Twitter Jim Bridenstine, amministratore della NASA. “Congratulazioni a tutti per questo risultato storico che ci ha avvicinato a far volare astronauti americani su missili americani”.
La navetta spaziale della NASA Endeavour è stata l’ultima navicella americana con a bordo umani a toccare la stazione spaziale, nel luglio del 2011. Domenica scorsa, la Crew Dragon si è attraccata al Nodo 2, punto in cui gli Shuttle da 100 tonnellate della NASA erano spesso soliti ad attraccare.

SpaceX Crew Dragon Elon Musk

Questo ricordo è stato fatto rivivere dall’attuale equipaggio della Spedizione 58 che conta tre persone, che ha aperto il portello, ha fluttuato all’interno della Crew Dragon alle 8:07 ET e ha tenuto una cerimonia di saluto per la Crew Dragon dal vivo su NASA TV.

Aggancio Space X: le dichiarazioni

È stata una bella cosa da vedere”, ha affermato David Saint-Jacques, un astronauta canadese e membro dell’equipaggio della stazione, “oggi diamo il benvenuto a una navicella nuova di zecca nella stazione spaziale e una nuova grande aggiunta agli strumenti che abbiamo per consentire agli umani di esplorare ulteriormente lo spazio. Questa è una buona giornata, un primo giorno di una nuova era per la prossima generazione di esploratori spaziali”.

Durante la breve cerimonia di saluto, il comandante della Spedizione 58 e il membro dell’equipaggio russo Oleg Kononenko hanno parlato per primi.

A nome del mio equipaggio, vorrei congratularmi con gli Stati Uniti d’America e il team della NASA per questo evento molto significativo: il lancio e l’attracco della navicella spaziale SpaceX Crew Dragon”, ha detto Kononenko. “È un passo storico… per il nostro modo di essere umani [in movimento] al di là della bassa orbita terrestre verso la luna, su Marte e verso il futuro.”

Saint-Jacques ha, successivamente, parlato, meravigliato per le migliaia di persone, gli anni di lavoro e la stretta collaborazione tra SpaceX e la NASA, che è stata necessario per realizzare l’attracco di un’astronave commerciale.

L’ultima a parlare è stata Anne McClain, un astronauta della NASA e altro membro dell’equipaggio della stazione spaziale.

La MacLain si ha dichiarato: “porgo i miei sinceri complimenti a tutti i terrestri che hanno permesso l’apertura di questo nuovo capitolo nell’esplorazione dello spazio e congratulazioni a tutte le nazioni, alle ditte spaziali private e alle persone che si svegliano ogni giorno guidate dalla magia dell’esplorazione. Questo giorno appartiene a tutti noi.”

Ha pooi fatto notare la composizione internazionale della stazione spaziale e lo sforzo compiuto nella sua creazione a 40 km sopra la Terra e come la Crew Dragon ne fa ora parte integrante.

Il volo spaziale ci dà la possibilità di riflettere sul contesto della nostra esistenza: ci viene ricordato che siamo umani prima di qualsiasi differenza, prima che vengano tirate tutte le linee che ci dividono”, ha affermato, “ci viene ricordato che diamo il meglio di noi  quando siamo parte di qualcosa di più grande di noi stessi”.

Ha proseguito, inoltre, dicendo che: “questi eventi ci ricordano che siamo più simili che diversi, che possiamo essere uniti da una causa che non sia basata sulla paura, sulla minaccia o su un nemico comune, ma piuttosto su un’impresa coraggiosa, un’insaziabile curiosità di andare oltre ciò che è noto e fare ciò che non è mai stato fatto; noi umani siamo stati costruiti per l’esplorazione e siamo stati costretti a farlo insieme”.
McClain e i suoi colleghi hanno, quindi, fatto un salto nel Crew Dragon per mostrarlo al mondo.

Crew Dragon: un peluche come indicatore di gravità

Dentro l’astronave, Anne McClain ha afferrato un peluche giocattolo a forma di Terra (con l’espressione un po’ stupita) che SpaceX aveva legato a un sedile prima del lancio. Musk ha definito il giocattolo un “indicatore di gravità zero ad altissima tecnologia” e che si è messo a galleggiare nella cabina quando la navicella Crew Dragon è entrato in orbita.

spacex crew dragon

A nome di Ripley, della piccola Terra, di me stesso e del nostro equipaggio, dò il benvenuto al Crew Dragon”, ha affermato. “Queste incredibili imprese non ci mostrano quanto sia facile la nostra missione, ma quanto siamo capaci di fare cose difficili. Benvenuti nella nuova era del volo spaziale.”

Poi ha lanciato il giocattolo dalla Terra con una leggera spinta:

via Gfycat

La missione del Crew Dragon non è finita con l’attracco e l’apertura del portello e deve ancora dimostrare parecchie cose, prima che la NASA permetta ad astronauti di imbarcarsi su di essa, incluso un atterraggio da manuale.
Il lancio e l’attracco sono quelli che Musk descrisse sabato come “alcuni degli momenti più rischiosi” della missione Demo-1, ma rimangano da eseguirsi lo sganciamento, il deorbit e lo splashdown in acqua.

Giovedì, l’equipaggio della stazione spaziale dovrebbe chiudere il portello della Crew Dragon e la partenza della navicella è prevista alle 2:00 ET.
È, poi, previsto che la Crew Dragon atterri nell’Oceano Atlantico vicino al Kennedy Space Center venerdì, intorno alle 7:30 ET.
Se SpaceX riuscisse a completare gli obiettivi della Demo-1 a pieni voti, la missione potrebbe essere un punto di svolta importante per l’azienda.

Space X: il pensiero di Elon Musk

L’intero obiettivo di SpaceX è stato il volo spaziale con equipaggio e il miglioramento delle tecnologie di esplorazione spaziale, che, in realtà, è il nome completo stesso dell’azienda: Space Exploration Technologies”, ha affermato Musk durante una conferenza stampa sabato dopo il lancio.
Musk ha, inoltre, aggiunto che: “sono passati 17 anni e non abbiamo ancora lanciato nessuno uomo, ma speriamo di farlo entro la fine dell’anno: sarebbe sicuramente il culmine di un lungo sogno per me e per molte altre persone in SpaceX.”

I dati raccolti da Demo-1 verranno usati per modificare e finalizzare un nuovo Crew Dragon che effettivamente farà volare astronauti in una missione sperimentale chiamata Demo-2.

SpaceX e NASA potrebbero lanciare questa prima missione con un vero equipaggio verso la stazione spaziale già a luglio e il team sarebbe formato da astronauti veterani come Bob Behnken e Doug Hurley.

È un veicolo incredibilmente elegante”, ha sostenuto Hurley durante una conferenza stampa improvvisata venerdì al Kennedy Space Center, aggiungendo che è “molto più intuitivo” rispetto allo Space Shuttle; ha fatto notare che, invece di circa 2.000 manopole, pulsanti, quadranti, interruttori e altri controlli come quelli di una navetta orbiter, la Crew Dragon ne ha circa 30.
Il risultato appena raggiunto rappresenta un’ottima speranza non solo per l’azienda, ma per il volo spaziale in generale.


La navicella SpaceX Crew Dragon aggancia la stazione spaziale: traguardo storico - Ultima modifica: 2019-03-04T16:40:23+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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