Spid poste a pagamento. Questa la doccia fredda per tanti italiani alle prese con la cosiddetta transizione digitale. Una decisione di Poste, assunta peraltro senza alcun comunicato ufficiale, che ha sorpreso e non poco l’utenza. Quell’utenza che da quando è entrato in vigore il Sistema Pubblico di Identità Digitale, ha certamente privilegiato il servizio dello sportello postale per attivare lo strumento.
Poste Italiane è il più grande emittente di Spid. Dei circa 26 milioni di identità digitali attribuite nel nostro Paese, circa 20 sono passate attraverso le Poste. Di questi, tra l’altro, ben 15 milioni sono stati attivati durante la pandemia. Il servizio ora non è più gratuito, almeno per la procedura che prevede il riconoscimento fisico della persona, finora quella in assoluto più usata.
Poste Italiane ha fissato, a partire da novembre, un costo di 12 euro. Ricordiamo che lo Spid prevede il “riconoscimento” della persona che lo richiede per abbinare in maniere inequivocabile un individuo a una identità digitale. Il Poste ID può essere attivato a distanza con CIE (Carta di identità elettronica), Cns (Carta nazionale dei servizi), firma digitale, lettore Bancoposta e carta Postamat oppure con Sms su cellulare certificato associato a Bancoposta o a Postepay.
Resta gratuito il riconoscimento da remoto, via webcam, che però presuppone una confidenza con i mezzi digitali che non tutti possiedono. Per questo la notizia preoccupa le associazioni dei consumatori. Perché il nuovo costo colpisce soprattutto le persone più anziane e meno aggiornate.
Ma quanto valgono, in termini economici, i 20 milioni di identità digitali attribuite gratuitamente? Calcolando i 12 euro della tariffa attuale, fanno 240 milioni (di mancato incasso). La gratuità postale aveva favorito la scelta di questa strada. Si calcola che oltre l’80% degli Spid in circolazione sia stato emesso da uno sportello postale. Il numero potenziale è ancora alto, perché lo Spid riguarda o può riguardare tutti i cittadini maggiorenni.
Ed alcune associazioni di consumatori hanno lamentato il passaggio a pagamento di questo sistema di riconoscimento, che fino a ottobre Poste ha fornito gratuitamente. Detto questo chiunque però, scelga di procedere con la richiesta dello Spid da remoto, attraverso una qualsiasi delle piattaforme disponibili (compresa Poste Italiane) invece continuerà a non dover sborsare un euro.
Ricordiamo inoltre che Spid permette di accedere con un nome utente e una password unica a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, dei fornitori di servizi privati che espongono il logo SPID, e ai servizi abilitati di Poste Italiane.
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