I videogiochi curano chi ha subito ictus o traumi cranici

I videogiochi curano chi ha subito un ictus o un trauma cranico, in particolare i simulatori di guida vengono usati negli USA per recuperare i riflessi

Sulle proprietà benefiche di videogiochi e simulatori si parla da tempo, per provare a controbattere quell’aurea negativa che troppo spesso accompagna il mondo dei videogame. A conferma di come questo tipo di intrattenimento possa essere positivo e perfino salutare, arriva la scoperta di un gruppo di studiosi dell’università Loyola Marymount di Los Angeles. Gli scienziati del college californiano hanno messo a punto una ricerca che spiega i benefici dati dai videogiochi e simulatori di guida alla persone che hanno sofferto traumi cranici e infarti.

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Simulatori video per chi ha avuto un ictus

Spesso chi ha sofferto un trauma cranico o un ictus ha difficoltà a riprendersi a livello mentale perché è difficile per loro convincere gli altri che la lesione è reale. Inoltre la varietà di sintomi rende più difficile progettare e somministrare terapie efficaci. I ricercatori della Loyola Marymount University di Los Angeles hanno scoperto come i sopravvissuti di ictus e di TBI (ovvero il termine medico inglese per traumi cranici, Traumatic Brain Injury) possano trarre vantaggio dall’utilizzo di un simulatore di guida progettato per le corse automobilistiche. Al fine di testare i deficit neurologici e riqualificare i sopravvissuti, i test video per guidare in sicurezza si sono rivelati un ottimo metodo di recupero.

Non solo videogiochi di guida

Negli ultimi anni i simulatori di guida sono diventati dei veri e propri test virtuali per piloti e appassionati di auto. Ormai molto di più che semplici videogiochi, i simulatori spesso sono composti da vari schermi per dare una visione a 180 gradi e un sedile che ricorda quello delle auto da Formula 1. Gli appassionati di videogiochi di guida amano installare nelle proprie abitazioni degli apparecchi del genere per provare l’ebbrezza di una gara in uno dei circuiti più famosi al mondo. Usati anche da chi vuole avvicinarsi per la prima volta al volante, apparecchi come il SimGear GT si sono rivelati degli ottimi strumenti per i neofiti della guida. Questo nuovo utilizzo in campo medico potrebbe allargare il loro mercato e farli entrare nel campo della salute del futuro. Un simulatore di corse completo è progettato per creare un’esperienza di realtà virtuale immersiva, con lo spostamento dell’intera piattaforma per simulare  i movimenti reali di un veicolo.

Videogiochi più efficaci dei tradizionali test sanitari

Finora si erano utilizzati test video a immagine fissa e altre prove più “stabili” per mettere alla prova le reazioni fisiche e mentali delle vittime di traumi cranici. Questi metodi non sempre si sono rilevati efficienti e per questo gli scienziati dell’università californiana si sono voluti concentrare sui simulatori e video game di guida. “Siamo alle prime fasi di un progetto di ricerca che esaminerà l’uso di simulatori di guida, come il SimGear GT, per il recupero da ictus. L’obiettivo della ricerca è vedere se l’addestramento con i simulatori che forniscono feedback sul movimento sia più efficace dell’attuale standard clinico che utilizza simulatori a base fissa “, ha dichiarato al sito americano Digital Trends Brendan Smith, assistente professore di ingegneria meccanica presso la Loyola Marymount University.

I benefici dei videogiochi per i pazienti

Permettendo di praticare e sviluppare i riflessi e la sicurezza necessari per guidare in sicurezza su strada, il simulatore videogame consente ai pazienti di sfruttare tutte le sensazioni, i movimenti e le capacità cognitive che poi li aiuteranno a riabilitarsi anche nella vita di tutti i giorni. Il cervello viene stimolato in ogni sua parte, così da permettere a chi è al volante di riprendere contatto con i propri sensi. Dato il successo dei primi test, le aziende produttrici di simulatori si sono messe in contatto con gli studiosi per proseguire nella ricerca. Nel mondo della salute del futuro, anche i videogiochi avranno la loro parte.

Andrea Indiano – Corrispondente da Los Angels / USA 

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I videogiochi curano chi ha subito ictus o traumi cranici - Ultima modifica: 2018-07-13T06:34:36+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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