Apple riapre in Cina: 42 store spalancano le porte dopo lo stop coronavirus

Da febbraio erano stati chiusi tutti i negozi fisici a causa dell’epidemia da COVID-19, ora il riavvio di quasi tutti gli shop della grande Mela

Buone notizie giungono dalla Cina fulcro dell’epidemia del virus COVID-19. Dopo un lungo stop iniziato lo scorso 4 febbraio (doveva durare una settimana inizialmente) Apple riapre in Cina i suoi 42 store. In totale durante la fase di chiusura si parlava di un totale di 49 store. Quindi in buona sostanza quasi tutti hanno di nuovo spalancato le porte al pubblico. Nel conteggio alla scorsa settimana, erano 38 quelli già operativi, ai quali si sono aggiunti anche gli ultimi quattro, secondo quanto però riportato sul sito web della società californiana. Ma che siano 42 o 49 parliamo veramente di una ventata di positività che arriva dall’oriente. Evidentemente, per quanto riporta la CNBC i 42 di cui si parla sono nella Cina continentale e gli altri 7 mancanti sulle isole. I tre negozi a Tianjin, una grande città nel nord-ovest della Cina, e una sede commerciale a Suzhou, una città a ovest di Shanghai, erano i 4 che mancavano per raggiungere quota 42.

Apple riapre in Cina quindi, una riapertura consentita proprio dalle buone notizie che provengono dalla Cina. Pechino, infatti, ieri ha diffuso un dato incoraggiante sull’epidemia: registrati solo 8 nuovi casi e 7 morti. In tutto i decessi in Cina legati al coronavirus sono oggi 3.176, tre volte quelli attuali dell’Italia. I dimessi sono invece 64.111 pari a quasi l’80% dei contagi accertati dalle autorità sanitarie cinesi.

apple store in Cina

Lo stop agli Apple store era stata citata come una delle cause principali della revisione dei ricavi per il primo trimestre, essendo la Cina il terzo più grande mercato di riferimento della Casa americana, insieme ai seri problemi sulle forniture di iPhone per il blocco della produzione del principale assemblatore Foxconn. Apple aveva stimato ricavi più ampi del solito pari a 63-67 miliardi di dollari nel periodo gennaio-marzo 2020, senza però fornire in seguito le nuove indicazioni.

Eppure alla riunione degli azionisti Tim Cook sull’epidemia da coronavirus aveva abbassato i toni facendo passare la questione quasi in secondo piano in cui recitava. “E una situazione abbastanza dinamica“, che rappresenta “una sfida” per Apple.  “La nostra prima priorità è la salute e la sicurezza dei nostri impiegati e dei nostri partner. Le nostre energie sono concentrate su questo“. Forse Cook fece bene a non inasprire la situazione. A distanza di “quarantena” in fondo non aveva fatto male.

 


Apple riapre in Cina: 42 store spalancano le porte dopo lo stop coronavirus - Ultima modifica: 2020-03-13T10:42:02+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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