Il discorso di Draghi al Senato, integrale e video

Responsabilità, unità, donne, Europa: ecco alcune parole chiave del discorso di Draghi al Senato di ieri, che ha ottenuto la fiducia. Molti applausi in aula e commenti favorevoli dai principali esponenti politici.

Il discorso di Mario Draghi ha raccolto consensi da parte di quasi tutti gli schieramenti politici, e possiamo riassumerlo con una parola chiave: la Responsabilità, a cui sono chiamati tutti i partiti. Ma quali cambiamenti davvero ci aspettiamo? Analizziamo quali saranno gli sviluppi del paese.

Il discorso di Draghi in vista della fiducia

“Il primo pensiero che vorrei condividere, nel chiedere la vostra fiducia, riguarda la nostra responsabilità nazionale. Il principale dovere cui siamo chiamati, tutti, io per primo come presidente del Consiglio, è di combattere con ogni mezzo la pandemia e di salvaguardare le vite dei nostri concittadini.”

SI apre così il discorso di Mario Draghi al Senato di ieri che finalmente rompe il silenzio su quelle che saranno le azioni del nuovo Governo, che ha ricevuto ieri la fiducia dal Senato (con 262 voti a favore su 304 totali) ed oggi attende la fiducia della Camera prima di entrare definitivamente in azione. Un discorso durato ben 53 minuti, molto applaudito dai senatori presenti e sicuramente molto apprezzato da numerosi cittadini. La responsabilità, a cui ha spesso fatto riferimento Mario Draghi nel suo discorso, diventa il cardine di molti dei punti chiave dell’azione del prossimo Governo. “Oggi noi abbiamo, come accadde ai governi dell’immediato Dopoguerra, la possibilità, o meglio la responsabilità, di avviare una Nuova Ricostruzione. L’Italia si risollevò dal disastro della Seconda Guerra Mondiale con orgoglio e determinazione e mise le basi del miracolo economico grazie a investimenti e lavoro. […] A quella Ricostruzione collaborarono forze politiche ideologicamente lontane se non contrapposte. Sono certo che anche a questa Nuova Ricostruzione nessuno farà mancare, nella distinzione di ruoli e identità, il proprio apporto.” Un discorso che sottolinea quindi come le prossime manovre dovranno prevedere, da parte di tutte le forze politiche coinvolte in questa coalizione, un sacrificio sulle divergenze di vedute convogliando l’impegno verso un obiettivo comune: il bene del Paese.

Il discorso di Draghi in Senato

Il discorso di Draghi in Senato attorniato dai Ministri del futuro Governo

I punti salienti del discorso di Draghi: innovazione, donne ed Europa

L’ultimo discorso di Mario Draghi sembra destinato a divenire memorabile come quello del 2012. I punti toccati dal “quasi” premier incaricato affrontano temi molto delicati: in primis la grave crisi lavorativa, alla quale Draghi intende rispondere con un sostegno alle aziende, ma anche con un incremento delle innovazioni in ambito lavorativo. Molte aziende dovranno cambiare, anche radicalmente; molte dovranno dotarsi di indispensabili strumenti e procedure digitali. Il turismo dovrà ricevere un sostegno certo, ma Draghi ha detto anche che “il nostro turismo avrà un futuro se non dimentichiamo che esso vive della nostra capacità di preservare città d’arte, luoghi e tradizioni”.  Il mondo del lavoro vedrà degli importanti cambiamenti anche in conseguenza della riforma delle Pubbliche Amministrazioni, del Fisco e delle politiche ambientali.

Innovazione come salvaguardia dell’ambiente

Le innovazioni in campo lavorativo che Draghi intende mettere in atto porteranno vantaggi anche all’ambiente: un approccio più digitale al lavoro, anche attraverso i servizi di cloud computing, potrebbe avere effetto sul riscaldamento globale e di conseguenza sulla sopravvivenza di territori minacciati dall’innalzamento del livello dei mari o dall’inquinamento. Con il cloud computing, ovvero la distribuzione di servizi come server, database, software e intelligence, tramite Internet (“il cloud”), le aziende possono risparmiare sui costi operativi, accedere ai dati con maggior velocità e migliorare la produttività dei propri team convogliando lo sforzo lavorativo su altre mansioni.

Migliori condizioni di lavoro anche (e soprattutto) per le donne

Sembra questo un altro messaggio del discorso di Draghi pronunciato ieri al Senato. “Una vera parità di genere non significa un farisaico rispetto di quote rosa richieste dalla legge: richiede che siano garantite parità di condizioni competitive tra generi.” Ecco che quindi Draghi nel suo discorso sottolinea che oltre alla crisi lavorativa in Italia le donne abbiano molta più difficoltà ad emergere in alcuni ambiti lavorativi, e siano pagate meno: l’Italia infatti ha uno dei peggiori gap salariali di tutta Europa.

“Intendiamo lavorare in questo senso, puntando a un riequilibrio del gap salariale e un sistema di welfare che permetta alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro” prosegue Draghi, ricevendo in questo passaggio numerosi applausi.

Il sostegno ad un Governo europeista

È questo il chiarissimo messaggio di Mario Draghi durante un momento molto importante del suo discorso. “Sostenere questo governo significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’euro, significa condividere la prospettiva di un’Unione europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione”. Non ci si poteva certo aspettare altro dall’ex Presidente della BCE, che nel 2012 ha lasciato ai posteri un discorso memorabile in difesa dell’Euro (il discorso del “Whatever it takes”), ed è sicuramente questo uno dei punti a cui faceva riferimento lo stesso Draghi all’inizio del suo discorso parlando di unità e responsabilità.

Naturalmente un forte legame con l’Europa significa anche ottimizzare al meglio le risorse economiche che questa metterà a disposizione tramite il Next Generation EU. Proseguendo nel suo discorso Draghi ha detto che “Il precedente Governo ha già svolto una grande mole di lavoro sul Programma di ripresa e resilienza. Dobbiamo approfondire e completare quel lavoro […]. Le Missioni del Programma potranno essere rimodulate e riaccorpate, ma resteranno quelle enunciate nei precedenti documenti del Governo uscente” confermando quindi una certa continuità con le azioni intraprese dal Governo Conte.

Il discorso di Draghi integrale

Nel suo discorso Mario Draghi non ha dimenticato di parlare anche della scuola, del piano vaccini, delle infrastrutture, di una maggiore efficienza della Giustizia e di una politica europea legata alla gestione dei migranti. È possibile ascoltare il suo discorso integrale qui:

I commenti al discorso di Draghi

Non si sono fatti attendere i commenti al discorso di Draghi da parte di tutte le forze politiche schierate in campo. Da quelle che rientrano nella coalizione di Governo fino a quelle che hanno scelto di restarne fuori, ecco le reazioni a caldo.

Nicola Zingaretti per il PD ha twittato “Bene il presidente Draghi. Dalle sue parole una conferma: l’Italia è in buone mani. Il Pd farà la sua parte in questa sfida”.

Matteo Renzi, parlando a nome del suo partito Italia Viva ha scritto “Oggi in Senato per votare la fiducia al governo Draghi. A chi ancora oggi si domanda: ma aveva senso aprire la crisi? Rispondo semplicemente di leggere il discorso del nuovo premier. E direte insieme a noi: sì, ne valeva la pena”.

Anche Matteo Salvini della Lega, alla quale sono stati assegnati alcuni ministeri in questa nuova compagine governativa, si mostra in accordo con Draghi. “Più salute e meno tasse, più rimpatri e meno burocrazia, più cantieri e meno sprechi, responsabilità e rispetto nei confronti delle future generazioni, orgoglio di essere italiani. Ottimo punto di partenza, nel nome di efficienza, trasparenza e cambiamento. La Lega c’è!”

La pensano diversamente i Fratelli d’Italia, con a capo Giorgia Meloni che afferma “Dopo aver ascoltato da Draghi un intervento di generica visione politica, che evita però di calarsi nelle scelte concrete da effettuare confermiamo il nostro no a questo Governo. Non si può chiedere agli italiani un supplemento di fiducia al buio”.

Piccola crisi interna invece per il Movimento 5 Stelle dopo il voto contrario di 15 senatori prontamente espulsi dal gruppo, che però sembra stiano pensando di creare un gruppo di opposizione. In merito al voto Vito Crimi afferma che “Ieri al Senato il Movimento 5 Stelle ha votato sì. […] Lo ha fatto con coerenza, nel rispetto dell’orientamento emerso in seguito all’ultima consultazione, dove la maggioranza dei nostri iscritti si è espressa a favore. E lo ha fatto con coraggio, assumendosi la responsabilità di una scelta che non guarda all’interesse esclusivo del Movimento o al facile consenso, bensì agli interessi di tutti i cittadini italiani e della nostra comunità nazionale”.

 


Il discorso di Draghi al Senato, integrale e video - Ultima modifica: 2021-02-19T11:02:21+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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