Cosa manca all’Italia per innovare davvero

Solo l’innovazione tecnologica può garantire un futuro e servizi di alto livello per gli anni che ci aspettano, l’Italia però si ferma a metà strada, perché?

Innovazione Italia

L’Italia è a metà strada, si è incamminata sulla strada dell’innovazione, ma si ferma continuamente, arretra, si distrae, si occupa di altro.
Il problema è che non c’è nient’altro di cui occuparsi, se non l’innovazione.
In ogni settore, che sia il turismo o la sicurezza nazionale, solo l’innovazione tecnologica può garantire un futuro e servizi di alto livello per gli anni che ci aspettano.

Perché l’innovazione è fondamentale per il welfare

Le risorse sono in calo, anche quelle pubbliche, e se non vogliamo rinunciare al nostro posto tra le nazioni più sviluppate dobbiamo necessariamente rivolgerci ai servizi digitali, gli unici che possono abbassare i costi e alzare il livello del benessere, il welfare. Tutto ricade nella sfera del digitale, solo che molti non se ne rendono conto: la tecnologia è il più grande strumento di progresso sociale ed economico oggi disponibile. Il grande sbaglio è trattarla come un elemento decorativo, un dettaglio carino, quando invece è il motore trainante delle economie più vitali, dagli USA alla Cina.

Portare i grandi dell’innovazione in Italia

Un’altra questione è la capacità attrattiva dell’Italia per gli ingenti investimenti delle grandi aziende tecnologiche, che solo in piccolissima parte hanno toccato il nostro Paese, qualche briciola qua e là, mentre Francia e Germania hanno saputo guadagnare la fiducia di questi colossi.

Nel mondo del web, non si può pensare di essere autarchici, né dovrebbe essere un’aspirazione, i grandi sono all’estero, non ci possiamo fare nulla; almeno dovremmo permettere a queste aziende di investire in Italia, in fondo non aspettano altro, ma trovano una selva di impedimenti, di lungaggini, di incertezze e passano oltre.

Una presenza forte di qualche Big aiuterebbe tutto il tessuto delle imprese innovative, per tre motivi:

per osmosi: la vicinanza con qualcuno davvero bravo fa migliorare tutti coloro che gli sono attorno;

per imitazione: altre aziende seguirebbero il passo fatto da un gigante;

per competizione e collaborazione: il grande successo della Silicon Valley nasce dalla competizione tra imprese che lavorano sugli stessi temi, ma anche dalla loro collaborazione in una sfida che tende a migliorare tutto il tessuto imprenditoriale.

Imprenditoria in calo

Per arrivare a questo punto occorre però ridare fiducia agli imprenditori e offrire una speranza a chi vorrebbe diventarlo. Purtroppo, l’Italia è penultima al mondo per numero di nuovi imprenditori, secondo il Global Entrepreneurship Monitor 2018/2019.

La propensione all’imprenditorialità sta lentamente riemergendo dopo decenni di culto del posto fisso e sicuro, speriamo sia l’inizio di una ripartenza per conquistare nuovi mondi digitali.

È quello che abbiamo immaginato nella nostra copertina, un astronauta italiano del futuro che va alla ricerca dell’innovazione in nuovi ambienti. Speriamo che porti bene, dato che nello spazio, l’Italia è un’eccellenza mondiale.

Francesco Marino 

Innovazione-in-Italia-Digitalic-n-88-ott_2019

 

Innovazione-in-Italia-Digitalic-n-88-ott_2019

Un dettaglio della copertina di Digitalic n. 88, ottobre 2019


Cosa manca all’Italia per innovare davvero - Ultima modifica: 2019-10-25T08:51:54+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

e-book guida ecm

Non rimanere indietro, iscriviti ora

Ricevi in tempo reale le notizie del digitale

Iscrizione alla Newsletter

controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy

Grazie! Ora fai parte di Digitalic!