Biagio Montaruli: una stella emergente nel campo dell’IA alla Conquista del SophI.A Summit

Biagio Montaruli, dottorando italiano in IA, vince un premio al 6° SophI.A Summit, dopo ricerche su cybersecurity e WAF potenziati da machine learning

Nel vivace e competitivo mondo dell’Intelligenza Artificiale (IA), emergono storie di talento e passione che dimostrano come l’impegno e la dedizione possano portare a risultati di rilievo. Una di queste storie è quella di Biagio Montaruli, un dottorando italiano che ha recentemente conquistato un premio prestigioso durante il 6° SophI.A Summit, un incontro internazionale dedicato alla ricerca sull’intelligenza artificiale, tenutosi sotto l’egida dell’Université Côte d’Azur, della Communauté d’Agglomération de Sophia Antipolis, del Sophia Club Entreprises e con il sostegno del dipartimento delle Alpi Marittime.

 Biagio Montaruli, riceve il premio durante il 6° SophI.A Summit

Biagio Montaruli, riceve il premio durante il 6° SophI.A Summit

Chi è Biagio Montaruli?

Biagio Montaruli è un giovane dottorando con una brillante carriera accademica alle spalle, che si è distinto per la sua passione e dedizione nei confronti dell’IA. Con una laurea magistrale in ingegneria informatica e una laurea in ingegneria informatica e dell’automazione, entrambe ottenute presso il Politecnico di Bari, Montaruli sta attualmente preparando un dottorato in scienze e tecnologie, focalizzato sulla sicurezza dei sistemi di intelligenza artificiale.

La sua ricerca è incentrata sulla prova dei sistemi di IA progettati per applicazioni di cybersecurity, identificando le falle di sicurezza e proponendo metodi innovativi per affrontarle. Montaruli descrive l’IA come una tecnologia dirompente, fondamentale per comprendere i limiti e le problematiche di sicurezza, soprattutto nel contesto della cybersecurity.

Dopo il completamento del dottorato, che sta svolgendo presso SAP, Montaruli aspira a continuare il suo cammino nella ricerca applicata all’industria, rimanendo fedele al suo campo di formazione e alle sue passioni.

Il progetto: web application firewall per rafforzare la resilienza delle applicazioni AI

Il progetto presentato da Biagio Montaruli durante il SophI.A Summit 2023 si è concentrato sulla progettazione di web application firewall (WAF) potenziati dalla tecnologia di machine learning, con l’obiettivo di rafforzarne la resilienza contro sofisticati attacchi di tipo injection. “Ho scelto questo argomento per le sue implicazioni nel mondo reale. Infatti, lo studio dimostra l’applicazione pratica delle tecniche di apprendimento automatico per rafforzare ModSecurity, un WAF di livello industriale costruito sulla base del famoso progetto CSR di OWASP. Questo lavoro affronta un aspetto critico della sicurezza informatica, aprendo la strada alla costruzione di WAF più robusti e affidabili”, commenta.

 

Il SophI.A Summit, un luogo di incontro per approfondire le proprie conoscenze e creare un network

Commentando la sua partecipazione al SophI.A Summit, Biagio Montaruli conclude: “Partecipare al SophI.A Summit è stata un’esperienza arricchente. Nel complesso, il Summit è stato un grande evento che mi ha permesso non solo di approfondire le mie conoscenze su un’ampia gamma di argomenti, ma anche di scambiare idee e fare rete con altri dottorandi, rendendolo un’opportunità preziosa per fare rete all’interno della comunità accademica.”

Informazioni sul Vertice SophI.A

Il SophI.A Summit è il punto di incontro di riferimento per gli esperti di A.I., esperti internazionali del mondo accademico e di aziende leader. Ogni anno, per 3 giorni, si riuniscono per presentare le loro ricerche e condividere le loro riflessioni sull’Intelligenza Artificiale, il suo sviluppo e il suo impatto su una serie di settori attuali e futuri.


Biagio Montaruli: una stella emergente nel campo dell’IA alla Conquista del SophI.A Summit - Ultima modifica: 2024-02-27T12:02:36+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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