L’AI rimodellerà il panorama italiano della cybersecurity nel 2024

Giampiero Savorelli, managing Director di HP Italy, esplora il futuro dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella cybersecurity, evidenziando sia potenziali sfide che opportunità.

Giampiero Savorelli, Managing Director di HP Italy, parla dell’importanza crescente dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel panorama italiano della cybersecurity. L’IA sta cambiando drammaticamente il modo in cui hacker e professionisti IT operano. Ma nonostante le sfide, Savorelli rimane ottimista riguardo alle prospettive della sicurezza informatica.

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Giampiero Savorelli, Managing Director HP Italy

Come l’IA sta cambiando il panorama della cybersecurity?

Giampiero Savorelli: L’IA sta fornendo nuovi strumenti e capacità sia ai responsabili della sicurezza informatica sia agli hacker. I cybercriminali sono già all’opera, esplorando come l’IA può essere usata per intensificare gli attacchi e mirare alle aziende con nuove e continue minacce. Ma l’IA può anche essere utilizzata per il bene, come migliorare il rilevamento delle minacce e rendere più efficiente la remediation.

In quali modi l’IA influenzerà la cybersecurity nei prossimi anni?

Giampiero Savorelli: Prevedo tre importanti cambiamenti. Prima di tutto, l’IA potenzierà il social engineering: nel 2024, i cybercriminali utilizzeranno l’IA per intensificare gli attacchi di phishing e creare esche personalizzate basate su dati provenienti da social media o caselle di posta elettronica compromesse.
In secondo luogo, i Modelli LLM saranno integrati nei PC. Questo renderà i computer più efficienti e produttivi, ma rappresenterà anche un nuovo sistema che i team di sicurezza dovranno difendere. I chatbot, ad esempio, potrebbero rappresentare una via d’accesso a dati precedentemente non accessibili.
Infine, l’IA abbasserà la barriera per gli attacchi al firmware e all’hardware, rendendo questi tipi di attacchi più accessibili a un pubblico più ampio.

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Come possono le aziende proteggersi dall’AI?

Giampiero Savorelli: La micro-virtualizzazione, ad esempio, può creare macchine virtuali “usa e getta” isolate dal sistema operativo del PC, proteggendo gli utenti dai clic involontari su collegamenti dannosi. Inoltre, le aziende dovranno investire nella sicurezza dell’hardware e del firmware per difendersi da attacchi più avanzati.

C’è qualche cosa per cui le aziende dovrebbero essere ottimiste riguardo al futuro della cybersecurity e dell’IA?

Giampiero Savorelli: Assolutamente. L’IA offre allo stesso tempo enormi opportunità per i team di sicurezza. Gli aiuti basati su IA possono migliorare il rilevamento delle minacce, velocizzare la risposta e alleviare la pressione sui team di sicurezza. Inoltre, l’arrivo dei PC con IA nel 2024 offre un nuovo livello di privacy dei dati e consente ai dispositivi di utilizzare l’IA in modo più sicuro.


L’AI rimodellerà il panorama italiano della cybersecurity nel 2024 - Ultima modifica: 2024-02-29T11:59:25+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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