SmugMug ha acquisito Flickr da Yahoo

SmugMug ha acquisito Flickr, il famoso servizio di condivisione di foto online che dal 2005 era di proprietà di Yahoo. SmugMug dopo l’acquisizione integrerà Flickr nella propria offerta di servizi professionali per l’archiviazione e la condivisione delle foto

SmugMug ha acquisito Flickr, il famoso servizio di condivisione di foto online che era diventato di proprietà di Yahoo nel 2005 in uno dei passaggi fondamentali che avrebbero dato vita al Web 2.0, alla centralità dell’utente e allo user generated content.

SmugMug ha acquisito Flickr da Verizon, il suo proprietario attuale che lo controllava attraverso Oath (la società nata dalla fusione di Yahoo e AOL).
SmugMug è un servizio professionale di condivisione di nato ancora prima di Flickr (nel 2002), e basato su abbonamenti a pagamento. La notizia dell’acquisizione di Flickr da parte di SmugMug è stata rivelata da Jessica Guynn di USA Today.

SmugMag acquisizione Flickr

SmugMug acquisizione Flickr

Il fondatore e CEO di SmugMug, Don MacAskill, ha usato Twitter per annunciare l’acquisizione e condividere tutte le sue speranze per questo accordo così importante. “Sposteremo cielo e terra per emozionare te e tutti i fotografi “, ha detto il Ceo a un utente di Flickr Pro, attraverso il social.

SmugMug acquisizione Flickr: i numeri

SmugMug ha riferito che Flickr conta “oltre 100 milioni di utenti unici che pubblicano decine di miliardi di foto”. È facile capire come l’accordo potrebbe essere utile per SmugMug, che ha funzionato a lungo e con successo con lo stesso modello business, ma che ha saputo renderlo profittevole.
I fan di Flickr sono entusiasti delle notizi e hanno accolto molto bene l’acquisizione da parte di SmugMug. Yahoo che aveva acquisito Flickr per 20 milioni di dollari nel 2005 non è stato un proprietario attento e secondo molti è un miracolo che Flickr esista ancora, viste le travagliate vicende di Yahoo.

SmugMug acquisizione Flickr: il futuro

Sicuramente per Flickr l’acquisizione da parte di un servizio professionale come SmugMug è un bene, ma oggi Flickr può ancora crescere, svilupparsi, tornare ad avere un ruolo centrale nel panorama del web?
Da quando è nato Flickr molte cose sono cambiate: Facebook, Instagram, Snapchat, hanno assunto un ruolo fondamentale nella condivisione delle immagini.
Il mobile ha preso il sopravvento e la condivisione di foto si è evoluta dai classici album allo streaming fino alle Storie (come in Instagram, Snapchat e anche Facebook).
Google e Amazon Prime ora offrono gratuitamente l’archiviazione senza limiti delle librerie fotografiche degli utenti. Apple ha fatto della fotografia una parte fondamentale del suo sistema operativo e del servizio di messaggistica. Instagram è diventata la comunità visiva culturalmente dominante.
In tutto questo nuovo ecosistema Flickr sembra giocare un ruolo marginale. La App di Flickr non è tra le 150 migliori app per le foto, secondo App Annie.

SmugMag acquisizione Flickr

Il ruolo di Flickr dopo l’acquisizione da parte di SmugMug

In ogni caso se SmugMug sarà in grado di stabilizzare Flickr, soddisfare i suoi utenti che sono da sempre entusiasti del servizio e migliorarlo cercando di costruire anche qualcosa di nuovo, il futuro di Flickr sarà migliore rispetto a quello che avrebbe potuto offrirgli Verizon, ma da qui a dire che Flickr tornerà a giocare un ruolo fondamentale nel mondo della condivisione delle immagini ce ne corre.

Ma a SmugMug sono al settimo cielo, giustamente, e hanno creato un apposito sito per annunciare l’acquisizione https://www.smugmug.com/together/.

E dicono “Siamo entusiasti di annunciare che SmugMug ha acquisito Flickr. Non potremmo essere più entusiasti di unire due marchi che condividono la stessa missione, passioni e valori. I fotografi hanno sempre trovato il modo di condividere la loro passione, il lavoro e l’ispirazione l’uno con l’altro”.


SmugMug ha acquisito Flickr da Yahoo - Ultima modifica: 2018-04-22T06:35:27+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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