Instagram per le aziende ICT: ecco come usarlo e avere successo

In questo momento, Instagram è un social particolarmente amato ed è il secondo social media per engagement (dopo Facebook). Per questo, anche le aziende ICT possono pensare di inserire questa piattaforma nella loro strategia di marketing.

Quanto è importante Instagram per le aziende, e in particolare per chi ha un’impresa nell’ambito dell’ICT? Cosa bisogna fare perché il pubblico si affezioni e interagisca con il nostro business? Andrea D’Ottavio, imprenditore digitale, consiglia come muoversi e quali errori evitare.

Una strategia vincente nei social è essere presente e investire in modo consistente sulla piattaforma più frequentata dal tuo target, e avere una presenza meno forte sulle altre. Nel momento in cui il tuo pubblico si sposterà da un social a un altro, potrai investire maggiormente su quello e diminuire gli investimenti sul precedente.

Alcuni guru del marketing indicano Instagram come il social in cui si stanno trasferendo tutti quelli che fino a oggi hanno soggiornato in Facebook. Le novità recenti della piattaforma, tra cui una migliore integrazione con IGTV, che consente di incrementare notevolmente le view dei video, e la possibilità, in arrivo, di vendere direttamente senza dover passare alla vetrina Facebook, rendono Instagram sempre più interessante anche per le aziende.

Per capire insieme se e quanto Instagram abbia senso nella strategia marketing del tuo business, abbiamo posto qualche domanda ad Andrea D’Ottavio, imprenditore digitale che ha lanciato di recente dei corsi on-line proprio su questo tema.

Instagram per le aziende

Instagram per le aziende: intervista ad Andrea d’Ottavio

È vero che il popolo dei social si sta trasferendo in Instagram?

Instagram è un social particolarmente amato nella fascia di età 25-34 anni ed è il secondo social media per engagement (dopo Facebook). Sicuramente un canale da presidiare, specialmente se il target aziendale è nella fascia d’età più presente.

Ha senso che un brand e un rivenditore di tecnologia aggiungano Instagram alla loro strategia multicanale?

Se il cliente è nella fascia d’età più presente, e se per tecnologia consideriamo un ambito esteso, sicuramente Instagram è, anche per le aziende, un canale che può portare risultati. Ha un elevato engagement e si può ancora utilizzare a livello marketing senza necessariamente dover investire budget media.

Meglio partire da zero o farsi tentare dall’acquisto di account già avviati?

Io suggerisco sempre, ove possibile, di non partire da zero. La crescita su Instagram per le aziende, organica o anche tramite campagne, può essere lenta, soprattutto all’inizio.

Acquistare un profilo di qualità nella stessa nicchia ha diversi vantaggi:

  1. Velocizza i tempi di crescita, perché ci si presenta con un social proof che facilita l’acquisizione di nuovi follower. In parole povere: se vedo un bel profilo con molti follower, sarò più propenso a seguirlo, rispetto a un profilo che non segue nessuno
  2. Ci si può rivolgere subito a un’audience di persone in target, infatti i follower del profilo acquistato rimangono tali anche se si cambia il nome del profilo
  3. Con un profilo che ha più di 10.000 follower possiamo inserire i link nelle storie, che funzionano bene come fonte di traffico verso il sito aziendale

È legale acquistare un account Instagram? Dove si acquista e una volta acquistato come si personalizza?

La compravendita di profili Instagram è proibita dai termini e condizioni di Instagram. Esistono tuttavia molti siti e gruppi Facebook nei quali le persone mettono in vendita profili di ogni tipo e dimensione. È sufficiente fare una ricerca su Google o su Facebook per trovare siti e gruppi con profili in vendita.

Una volta acquistato, è sufficiente cambiare il nome del profilo, l’email, il telefono e le altre informazioni e salvare le impostazioni. I post presenti nel profilo possono essere archiviati o eliminati. Suggerisco di compiere questa operazione gradualmente.

Come si trovano i follower, e che ruolo hanno i bot per ottenerli?

In genere, i follower seguono già i nostri competitor e i profili simili. Ad esempio, se siamo Euronics prenderemo come riferimento il profilo di Mediaworld e delle altre catene simili. Possiamo quindi creare liste di profili simili e di competitor e, se utilizziamo dei bot, aggiungerli come fonti delle operazioni da automatizzare, ad esempio, aggiungendo like o commenti alle immagini, per fare in modo che questi profili si accorgano anche di noi.

Come si fa a convincere l’algoritmo di Instagram a finire nei Top Post?

L’algoritmo di Instagram prende come riferimento diversi fattori, tra cui l’engagement che un contenuto riesce a generare in poco tempo. Se ad esempio pubblico ora una foto e in pochi minuti ottengo centinaia di like e decine di commenti, quella foto avrà ottime chance di finire nei 9 top post visibili per alcuni degli hashtag inseriti. Molti influencer, attraverso i gruppi di engagement, influenzano l’algoritmo, ottenendo velocemente like e commenti anche su post che a livello organico non ne riceverebbero molti.

Che immagini consigli di postare per chi si occupa di vendere hardware?

Alle aziende che usano Istagram, suggerirei di “raccontare” i prodotti e renderli più “umani”. Andare al di là di ciò che si vede nella foto. Dietro l’hardware ci sono persone, ricerca, progresso e a tutti piace leggere storie. Instagram è un ottimo canale per raccontarle.

Chi invece vende soluzioni non fotografabili, per esempio cloud, intelligenza artificiale e software in genere, cosa si può postare in Instagram?

Di recente ho avuto la fortuna di assistere a un talk di Avinash Kaushik, la persona dietro Google Analytics, ora focalizzata proprio su AI.

Sono rimasto affascinato dalla sua presentazione, perché ha mostrato in pratica i campi di applicazione di AI/ML/DL.

Ci ha fatto vedere come il progresso tecnologico a livello software abbia già cambiato la vita delle persone. Ha mostrato come, ad esempio, in California il machine learning sia già applicato nell’agricoltura e aiuti a migliorare i raccolti delle varie colture. Oppure come, in ambito medico, sia possibile fare diagnosi estremamente accurate e rapide, in un modo irraggiungibile anche dalla migliore equipe di specialisti.

Ecco, su Instagram racconterei questo: non la “tecnologia” in sé, ma a cosa serve.

Attraverso Instagram si riesce anche a vendere?

Certamente: Instagram, come Facebook, è una enorme piattaforma di marketing. Se dovessi aprire oggi un profilo della mia azienda su Instagram, per prima cosa attiverei campagne retargeting. Ovvero, mostrerei annunci rilevanti a persone che hanno già interagito su altri canali: persone che hanno visitato il mio sito web, o sezioni specifiche di questo, oppure che hanno aggiunto prodotti al carrello, e così via.

Storie, video o singole immagini, cosa funziona di più?

I video senza dubbio. Brevi video (max 60 secondi) pubblicati direttamente come post, oppure video più lunghi verticali pubblicati su IGTV e condivisi in anteprima nel feed e nelle storie.

Le storie Instagram, anche per le aziende, possono essere uno strumento molto creativo se utilizzato bene e hanno un plus pazzesco: è l’unico “posto” in cui, oltre alla bio, si possono inserire link cliccabili.

Suggerimenti per massimizzare il coinvolgimento del pubblico, ottenendo like e commenti?

Il primo suggerimento? Pubblicare contenuti di altissima qualità. Immagini e video devono essere belli, creativi, ispirare le persone. Se pubblichi contenuti mediocri, otterrai meno engagement e la strada sarà in salita. E poi, pubblicarli negli orari giusti, ovvero, quando le persone hanno più tempo da trascorrere su Instagram. Infine, dare molti like e commenti: è un po’ come il karma, più ne dai, più ne ricevi.

Che ruolo ha l’automazione nella gestione della propria attività in Instagram?

I bot svolgono tutte quelle operazioni che richiedono molto tempo, ma che sono fondamentali per ottenere più follower e aumentare l’engagement. Ormai i bot sono diffusi in tanti contesti diversi, dal customer care alla vendita online. Nonostante sia proibito utilizzare software per automatizzare le attività di un profilo su Instagram, moltissimi brand, online marketer e influencer li utilizzano. Alcuni si scandalizzano. Personalmente trovo più scandaloso prendere uno stagista a costo zero e usarlo come bot umano.

Instagram per le aziende: i consigli per avere successo

3 consigli per avere un profilo aziendale di successo?

  1. Ottimizzare il profilo, scrivendo una bio breve ma efficace.
  2. Scegliere un brand hashtag semplice ma unico. Curare la propria gallery con contenuti che seguano una logica e rappresentino un concept che l’azienda vuole comunicare, focalizzandosi sulla qualità delle foto e dei video.
  3. Interagire con i profili in target per creare awareness, interesse e curiosità verso i prodotti offerti.

3 errori da non commettere?

  1. Primo su tutti: acquistare follower. È una tentazione che molti hanno, soprattutto all’inizio, quando aprono un profilo senza follower, o quando dopo qualche mese ne hanno ancora pochi. L’acquisto di follower può rovinare definitivamente un profilo, ne uccide l’engagement e, oltretutto, si vede.
  2. Trascurare la qualità della gallery e postare contenuti di scarsa qualità o non rilevanti. Instagram è un social “visual” al 100%: quando posti delle immagini o dei video, domandati sempre se tu, guardandole, sceglieresti di seguire l’autore.
  3. Non investire tempo interagendo con le altre persone o con le audience del tuo profilo.

Chi è Andrea D’Ottavio 

Andrea D’Ottavio è un digital entrepreneur. International speaker per hobby. Vive a Londra ma viaggia spesso a Milano, Bali, Singapore e New York. Lo trovi in un coworking o in qualche oceano in cerca di onde.


Instagram per le aziende ICT: ecco come usarlo e avere successo - Ultima modifica: 2019-06-17T06:35:29+00:00 da Matteo Ranzi

Matteo Ranzi è Presidente di Mille Ottani (www.milleottani.it) e Consulente Marketing specializzato nel Settore IT. Le sue riflessioni sul Marketing quotidiane? www.facebook.com/milleottani . Vuoi saperne di più su di lui? http://alturl.com/5hsqn

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