Ated Innovation Day alla sua seconda edizione, un evento dedicato alla tecnologia e all’innovazione, con competizioni per startup, networking e ispirazioni, culminato dalla vittoria di Davide Mulfari e la sua app CapisciAMe
L’Innovation Day di Ated è una competizione tra startup innovative, una serata di gala, un momento di networking ma soprattutto l’occasione per tutta la comunità degli innovatori del Ticino, e non solo, di ritrovarsi, incontrare persone e storie che sanno ispirare e far nascere nuove idee.
L’aspetto più straordinario è l’atmosfera che si respira all’Innovation Day di Ated, una fratellanza di innovazione dove capita che ragazzi di 15 anni discutano di robotica con i massimi esperti del settore e in cui manager di banche, rappresentanti dello Stato, imprenditori scambiano idee sulle nuove frontiere della tecnologia, in un ambiente che in ogni modo favorisce la collaborazione.
Nell’Innovation Day di Ated la tecnologia unisce le persone e si respira un vero entusiasmo per le idee e i successi degli altri.
Ated Innovation Day: le startup
Per quanto riguarda la competizione all’Innovation Day organizzato da Ated, ha vinto Davide Mulfari con la sua applicazione CapisciAMe. Ha vinto 10.000 CHF in denaro e formazione, e ha avuto la visibilità necessaria per continuare a migliorare il suo progetto. Davide Mulfari ha conquistato la giuria e il pubblico. Nella formula elaborata dall’Innovation Day di Ated, infatti, i sei progetti finalisti vengono votati dalla giuria e dal pubblico in sala. Il voto, composto al 50% dal parere della giuria e al 50% dal pubblico, determina il vincitore.
La giuria è composta dagli ATED ICT Key Players, esperti di tecnologia che hanno deciso di donare il loro tempo, le loro competenze e il loro sostegno economico per selezionare i progetti più interessanti. Era composta da Andrea Demarchi, IT senior manager di Corner, Angelo Cresta, direttore Banca del Sempione; Luca Rinaldi, general manager Infocentro; Stefano Pelagatti, direttore BPS Suisse; Curzio De Gottardi, membro della Direzione Generale Banca Stato; Massimo Menzio, responsabile sviluppo MTF Business Solutions; Simone Tettamanti, CIO Corner.
CapisciAMe è un’applicazione rivoluzionaria che mira a migliorare la comunicazione tra persone con difficoltà di linguaggio e gli assistenti virtuali. Spesso la disabilità nella voce, come la disartria, è accompagnata da altre disabilità a livello fisico, e la possibilità di utilizzare Siri, Alexa, Google Assistant, sarebbe ancora più importante per queste persone. Tuttavia, poiché pronunciano le parole in modo non convenzionale, gli assistenti vocali non sono in grado di riconoscere il parlato. CapisciAMe è un’app che traduce i comandi vocali pronunciati da persone con disartria per fare in modo che vengano compresi dalle nuove tecnologie. Davide Mulfari, ingegnere informatico con un dottorato di ricerca in Ingegneria dell’informazione all’Università di Pisa e un altro in Intelligenza Artificiale presso il Campus Bio Medico di Roma, ha fatto un appello alle persone con disartria affinché “donino” la loro voce per permettere all’app di apprendere e diventare più efficace nella traduzione.
Al secondo posto si è classificata Recivu, una soluzione basata su QR code per eliminare lo scontrino di carta, mentre al terzo posto Joule presentato da Laura Sposato, un software che, partendo da 40 secondi di video, è in grado, grazie all’AI, di creare un report dettagliato sulle capacità, le soft skills e le attitudini di una persona per aiutare i reparti HR nella selezione del personale. Le altre startup in gara erano Vibes, un sistema basato sui guanti aptici per permettere alle persone non vedenti di riconoscere le immagini, anche quelle digitali; Missione Ercolano, un format di Edutainment; Stop Fog, una app per facilitare la risoluzione dei momenti di freezing a cui vanno incontro le persone affette da Parkinson.
La serata Ated Innovation Day
La serata è stata presentata da un instancabile Luca Mauriello, presidente di Ated, che ha tenuto il palco per sei ore, alternando i momenti dedicati alle startup con le interviste ad alcuni dei personaggi più significativi della scena dell’Innovazione, come Cristian Fracassi: ingegnere visionario e inventore italiano, CEO e fondatore del centro di ricerche bresciano ISINNOVA, Pharmadome e Camelot, ha segnato il panorama mondiale con le sue idee rivoluzionarie.
Durante l’emergenza Covid-19, la sua fama ha raggiunto vette internazionali grazie a un’idea audace: trasformare una maschera da snorkeling in un respiratore per le terapie intensive. Questa idea, chiamata “Charlotte,” ha salvato oltre 180.000 vite. Rifiutando di brevettarla, Fracassi ha permesso che fosse utilizzata in 700 ospedali di 72 paesi in tutto il mondo. Questa invenzione non solo è stata premiata con il prestigioso Compasso d’Oro, ma è anche esposta in musei di fama mondiale come il MOMA di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra e l’ADI Design Museum di Milano.
Cristian Fracassi ha dimostrato anche la sua straordinaria tessitura umana; la produzione della valvola Charlotte era in perdita, ma lui ha rinunciato al conto economico di fronte alla possibilità di salvare delle vite. “Da quella esperienza – ha detto all’Innovation Day di Ated – ho imparato anche che l’unica cosa che mi interessa realizzare nei miei progetti imprenditoriali è creare soluzioni che migliorino la vita delle persone, sotto ogni profilo”. Cristian Fracassi ha presentato un’altra straordinaria creazione: “Letizia,” una protesi ultraconveniente (700 euro contro i 5.000 delle protesi tradizionali) nata da una richiesta di un’organizzazione di cooperazione socio-sanitaria attiva in Ucraina.
L’Innovation Day organizzato da Ated è ormai diventato un appuntamento imprescindibile per gli appassionati di tecnologia, imprenditori e giovani innovatori grazie anche al lavoro di Cristina Giotto Boggia direttore di Ated, che è riuscita a creare intorno all’associazione entusiasmo, partecipazione e collaborazione grazie alla sua passione per le tematiche legate all’innovazione tecnologica ma anche sociale.