Sono le donne più potenti del modo nella tecnologia. Alcune di queste donne guidano grandi aziende, altre hanno fondato potenti startup, altre ispirano
Ecco le 15 donne più potenti al mondo nella tecnologia, quelle che con la loro attività hanno influenzato – e continuano a farlo – il mondo della tecnologia, del digitale dell’high-tech. Alcune di loro sono ai vertici delle più importanti aziende internazionali, altre sono forse meno famose ma con la loro intraprendenza hanno contribuito a cambiare il mondo. Molte sono impegnate per far sì che le quote rosa aumentino nel business e che le giovani studentesse intraprendano percorsi educativi e professionali in materie Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics). Il nostro elenco nasce da un’elaborazione di diverse classifiche recenti: “30 Under 30”, “The World’s 100 Most Powerful Women”, “America’s richest self-made women” e le donne più potenti al mondo di Forbes, “Top 50 Most Powerful Women in Technology” del National Diversity Council e “30 Inspirational Women to Watch in Tech in 2017”.
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Indice dei contenuti
Le donne più potenti al mondo nella tecnologia – internazionali
Sheryl Sandberg
COO di Facebook Sheryl
47 anni
Twitter @SherylSandberg
Facebook Sheryl
Chief Operating Officer di Facebook dal 2008, è al vertice di una delle società più innovative del mondo e ha contribuito in prima persona all’ascesa del social network. Nella classifica mondiale di Forbes delle donne più influenti al mondo è al settimo posto con un patrimonio personale di 1,67 miliardi di dollari, mentre si trova in 12esima posizione tra le donne più ricche che si sono fatte da sole. Prima di entrare in Facebook è stata per 6 anni Vice President di Google. Ha fondato Lean In (dal titolo del suo primo libro, tradotto in italiano come “Facciamoci avanti”), società no profit a supporto delle donne nel mondo del lavoro. Il suo secondo libro, Option B, è uscito ad aprile: la Sandberg lo ha scritto a due anni dalla morte del marito, è dedicato a chi deve crearsi un “piano B” di vita. È certamente al vertice tra le donne più potenti del mondo nella tecnologia e non solo.
Susan Wojcicki
CEO YouTube
49 anni
Twitter @SusanWojcicki
È una delle donne più potenti della Silicon Valley dall’inizio del mito, ha ricoperto diversi ruoli e conosciuto numerose aziende prima di diventare, nel febbraio 2014, il Ceo di YouTube. Il suo garage fu il primo quartier generale di Larry Page e Sergey Brin. Fu la 16esima persona assunta da Google, nel 1999, la prima marketing manager del motore di ricerca e poi anche a capo della divisione pubblicitaria. Sotto la sua guida AdSense, AdWords e tutti i servizi pubblicitari sono cresciuti esponenzialmente. È stata lei a condurre l’acquisizione di YouTube da parte di Google per $1,65 miliardi nel 2006, ora il valore del sito di video è stimato $90 miliardi. Forbes la mette al 41esimo posto delle donne più ricche d’America, con un patrimonio di $410 milioni.
Meg Whitman
CEO di HPE
61 anni
Twitter @MegWhitman
È stata il CEO di Hewlett-Packard dal 2011 al 2015, anno in cui ha portato a termine la storica divisione dell’azienda in due. Oggi è CEO di Hewlett Packard Enterprise e Presidente del Consiglio di Amministrazione di HP Inc. Prima, è stata Vicepresidente della pianificazione strategica alla Walt Disney Company dal 1989, poi passò ad Hasbro. Dal 1998 al 2008 è stata CEO di eBay, che sotto la sua guida è diventata un colosso mondiale con oltre 15.000 dipendenti: ha portato i ricavi dell’azienda da $4 milioni a $8 miliardi. Forbes la mette al 9° posto delle donne più potenti al mondo e più influenti, è stata anche candidata alla carica di Governatore della Calfifornia, oggi è al 6° nella classifica delle lavoratrici americane più ricche. Il suo patrimonio ammonta a circa $2,8 miliardi.
Ginni Rometty
CEO di IBM
60 anni
Twitter @GinniRometty
Con le ultime novità in ambito di cognitive computing, Ginni Rometty continua a guidare IBM ai tempi della digital transformation. Nei suoi 35 anni di carriera in azienda, di cui quattro da Ceo, Chairman e Presidente, ha portato avanti progetti legati all’analisi dei dati, ai software, alle competenze, al coud computing e a Watson, la tecnologia di IBM per l’intelligenza artificiale. Nello stesso tempo l’azienda ha venduto business che generavano miliardi ma perdevano margine. Rometty prevede una crescita importante nel cognitive computing e crede nel potenziale di Watson, la piattaforma intelligente usata per analizzare i dati di business, ospedali, città, università. Tra le donne più potenti al mondo nella tecnologia è quelal che è rimasta più tempo nella stessa zienda per conquidtare questa posizione.
Colette Kress
Executive VP & CFO di NVIDIA
50 anni
LinkedIn: Colette Kress
È entrata in Nvidia nel 2013, dopo quasi 25 anni di carriera nelle maggiori aziende della tecnologia, per le quali si è sempre occupata di finanza. Con lei Nvidia ha registrato fatturati da record, legati soprattutto al mondo delle GPU per il gaming. In precedenza Colette Kress è stata per tre anni Senior Vice President e Cfo di Cisco, dove era responsabile della strategia finanziaria di tutti i segmenti del planning, reporting e del business development. Prima era stata per 13 anni in Microsoft, dove aveva ricoperto il ruolo di Cfo della divisione Server e Tools e di General Manager in Microsoft Corporate Finance. Prima ancora, ha lavorato otto anni in Texas Instruments, sempre impegnata in ruoli finanziari. Una carriera fatta di ruoli significativi e di decisioni importanti che la fanno entrare nella lista delle donne più potenti per la tecnologia, in grado di influenzare lo sviluppo dell’intero settore.
Lisa Su
President & CEO di AMD
48 anni
Twitter @LisaSu
Entrata in azienda nel 2012, diventata Ceo nel 2014. Dal momento del suo insediamento, il valore delle azioni AMD è quasi quintuplicato, passando dai 2 dollari e mezzo circa ai quasi 14 dollari. Ha saputo tirare fuori l’azienda da un momento di crisi, prendendo decisioni tecniche importanti e portando a termine numerosi progetti. Ora gli analisti prevedono per AMD una crescita solida a due cifre sia in termini di market share sia di fatturato, almeno per i prossimi 4 o 5 anni. Grazie al suo contributo AMD è tornata a sfidare i colossi del settore, questo ne ha fatto una delle donne più potenti nel mondo hardware. Nella sua carriera Lisa Su ha lavorato per Texas Instruments, IBM e Freescale Semiconductor, sia in posizioni manageriali che come ingegnere elettronico.
Kimberly Bryant
Founder e CEO Black Girls Code
50 anni
Twitter @6Gems
Afroamericana, ingegnere elettronico, nel 2011 ha creato l’associazione no profit Black Girls Code ed è rapidamente diventata una delle donne più influenti nel mondo dell’educazione tecnologica. L’associazione, fondata a San Francisco, lavora in tante città degli Stati Uniti e in Sud Africa. Insegna alle ragazze di colore tra i 6 e i 17 anni a sviluppare app mobile, ad applicare i linguaggi di programmazione, la robotica e le materie Stem. Il suo scopo è aumentare le donne di colore che lavorano in ambito tech. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il “Jefferson Award for Public Service” e nel 2013 è stata nominata alla Casa Bianca “Champion of Change for Tech Inclusion”.
Julie Larson Green
Chief Experience Officer, Office Experience Organization di Microsoft
55 anni
Twitter @Julie_LGreen
In Microsoft dal 1993, è stata responsabile del program management, design interfaccia utente e della ricerca e sviluppo di tutte le versioni internazionali di Windows. Ha lavorato alla user experience di Internet Explorer e poi guidato il design della user interface di Office. Ha seguito il lancio di importanti hardware, come la console per il gaming Xbox e il tablet Surface. La sua passione è per la tecnologia che semplifica la vita e fa risparmiare tempo a chi fa business.
Melissa Di Donato
Chief Revenue Officer di SAP e Chief Global Officer di SAP S/4HANA Cloud
45 anni
Twitter @mdidonato1
Premiata da ComputerWeekly come Personality of the Year 2015 per il Cloud Computing e riconosciuta tra le 10 donne più influenti della tecnologia britannica. Prima di entrare in SAP, Melissa è stata Area Vice President of Analytics Emea in Salesforce e ha passato più di 20 anni nel mondo della tecnologia. Si batte affinché le donne abbiano un posto in prima linea nelle imprese inglesi e di tutto il mondo. È una “Stemettes Godmother”, ovvero una mentore per le giovani ragazze appassionate di settori nei quali la presenza femminile è ancora scarsa (da Stem, l’acronimo di “science, technology, engineering e mathematics”).
Jessica McKellar
Director of Engineering di Dropbox
30 anni
Twitter @jessicamckellar
McKellar è stata una giovane dipendente a Ksplice, azienda acquisita da Oracle nel 2011. Nel 2012, ha co-fondato Zulip, una chat software company che nel 2014 è stata acquisita da Dropbox. Da allora è a capo del team di software engineering di Deopbox. Originaria di Fremont (California), McKellar ha studiato al Mit di Boston ed è laureata in chimica e informatica. È impegnata in attività di volontariato e iniziative legate all’educazione in tecnologia. È direttore della Python Software Foundation che promuove il linguaggio di programmazione Python nel rispetto della diversity.
Cecilia Stallsmith
Senior Manager, Platform and Partner Marketing, Slack
28 anni
Twitter @CeciStalls
A capo del marketing di Slack, Stallsmith ha un ruolo chiave all’interno della startup ed è entrata a far parte del team nel 2015. è riuscita a portare a Slack clienti, sviluppatori e anche partner importanti come Salesforce e Google. Ha studiato all’università di Stanford, dove ha conosciuto Aaron Levie, il Ceo di Box, che ha ispirato il suo lavoro in campo di tecnologia. Dopo averlo sentito parlare durante un corso, ha richiesto di fare un tirocinio a Box, dove ha lavorato prima di approdare a Slack.
Alexandra Zatarain
Cofounder, Eight
27 anni
Twitter @a_zatarain
Ha co-fondato (insieme a due ragazzi italiani) Eight, il coprimaterasso intelligente che analizza i dati del sonno (temperatura, frequenza respiratoria, battito cardiaco…) e rimanda via app i consigli su come dormire meglio. Nata a San Diego (California), è cresciuta in Messico, a Tijuana. Prima di lanciare la sua startup a San Francisco, Alexandra lavorava in un’agenzia di relazioni pubbliche a New York. Forbes l’ha inserita nella classifica “30 under 30”, la lista dei giovani talenti più promettenti del momento nel mondo della tecnologia.
Andrea Pfundmeier
Founder, Boxcryptor
30 anni
Twitter @A_Pfund
Ha fondato Boxcryptor nel 2011 con Robert Freudenreich. Il software protegge i dati nel cloud con crittografia end-to-end. Funziona con Dropbox, GoogleDrive e molti altri provider cloud. Oggi l’azienda ha un team di 26 persone, tutte ad Augusta (Germania) e ha clienti provenienti da più di 190 nazioni e tutti si avvalgono di Boxcryptor per proteggere i propri dati conservati su cloud. Forbes l’ha inserita nella classifica “30 under 30”, la lista dei giovani talenti più promettenti nel mondo della tecnologia.
Edyta Kocyk
Founder, SiDLY
27 anni
LinkedIn: Edyta Kocyk
SiDLY sviluppa biotecnologie e dispositivi medicali, ha base in Polonia e lavora in tutta Europa. Ha ideato il wearable device da polso SiDLYCare ed è stata una delle prime realtà a innovare nel campo della telemedicina e diagnostica a distanza. La Kocyk ha fondato SiDLY nel 2014 e in quell’anno è stata nominata “Businesswoman of the Year in New Technology” e ha ottenuto il riconoscimento “Debut of the Year”. Forbes l’ha inserita nella classifica “30 under 30”, la lista dei giovani talenti più promettenti in ambito tech.
Charlotte Pearce
Founder, Inkpact
25 anni
Twitter @Ent_Charlotte
Inkpact ha creato in UK una piattaforma tecnologica dedicata ai brand, che hanno la possibilità di caricavi messaggi, che vengono trasformati dai dipendenti di Inkpact in lettere scritte a mano, con carta e penna, inviate poi come promozioni stampate per il marketing diretto. Ricevere una lettera fa sempre piacere e i messaggi hanno un rating altissimo. Inkpact vanta tra i propri clienti Unilever, Mr & Mrs Smith e Moet Hennessy. Sta inoltre lavorando a un sistema di machine learning in collaborazione con Salesforce. Forbes l’ha inserita nella lista dei “30 under 30” e tra i “Young Entrepreneur 2016”. Grazie ai suoi successi e anche alla sua giovane età è da considerarsi tra le donne più potenti e promettenti per la tecnologia.