L’annuale conferenza di Google presenta le principali novità agli sviluppatori
Il keynote Google I/O, come annunciato nei giorni scorsi, è stato ricco di novità e di spunti. L’azienda di Mountain View ha presentato agli sviluppatori nuovi prodotti, novità per le proprie applicazioni e tantissimo altro ancora che qui cercheremo di sintetizzare. Ad esempio, Google ha fatto capire di puntare molto sugli occhiali per la realtà aumentata (in vista del metaverso…) ma al tempo stesso è concentrata sulla tutela della privacy e sulla sicurezza degli utenti.
Google I/O, privacy e sicurezza per tutti gli utenti
In attesa che sia attivo il sistema di accesso senza password, Google introduce la registrazione automatica dell’autenticazione a due passaggi (2FA) con lo scopo di porre un freno al rischio di attacchi pishing nei confronti degli utenti. Sempre dal punto di vista della privacy e della sicurezza, Google punta su tecniche di anonimato e sull’uso delle tecnologie di crittografia end-to-end. Novità anche per quanto riguarda il diritto all’oblio sui motori di ricerca (il diritto di veder deindicizzate informazioni che sono visualizzate cercando il nome di una persona). Google consente di rimuovere, inoltre, informazioni personali di contatto come numeri di telefono, indirizzi e e-mail.
Google Pixel 6a e Buds Pro arrivano a luglio. Anteprima ai Pixel 7 e al Pixel Watch
A partire dal 28 luglio, anche in Italia, arriveranno i Google Pixel 6a, ossia gli smartphone di gamma media rispetto ai Pixel 6 e Pixel 6 Pro. A fronte di un prezzo più basso – 449 dollari – le caratteristiche tecniche sono ridimensionate ma non per questo meno interessanti. Tra le funzioni più interessanti, condivise con i modelli top di gamma, la fotografia computazionale evoluta che può contare sulle funzioni Real Tone, sulla modalità notte, sulla gomma magica e su traduzioni e sottotitoli prodotti in tempo reale. Disponibili nei colori nero, bianco e salvia, anche Google Pixel 6a presenta la camera bar sul retro.
Nel corso di Google I/O, e sempre per il 28 luglio, è stato annunciato anche l’arrivo sul mercato delle cuffiette true wireless con cancellazione attiva del rumore (ANC) Buds Pro. Dispongono del supporto all’audio spaziale, hanno una batteria in grado di assicurare fino a 11 ore di ascolto (7 ore con ANC abilitata). Buds Pro dispongono inoltre di connettività multi-punto, che consente di abbinare più dispositivi e di passare velocemente da uno all’altro. Il prezzo è di 199 dollari.
Bisognerà invece attendere ancora un po’ per Pixel 7 e Pixel Watch – attesi per questo autunno – ma il keynote Google I/O ha voluto offrire un’anteprima di questi due prodotti. Google Pixel 7 sarà il nuovo smartphone top di gamma e presenterà ancora la camera bar mentre monterà un chip Google Tensor di seconda generazione. I colori disponibili saranno nero, grigio, bianco e verde. Versione premium anche per Pixel Watch, che avrà una corona rotante fisica e sarà integrato con Fitbit.
Le novità su Google Pay, Google Maps e Google Translate
Concludiamo questa carrellata di novità presentate a Google I/O con alcuni annunci fatti su noti servizi dell’azienda di Mountain View. Iniziamo da Google Pay che con Android 13 si trasforma e diventa Wallet. Proprio come il Wallet di iPhone, il nuovo Google Pay consentirà di aggiungere carta di pagamento, biglietti per aerei e treni, biglietti per gli spettacoli, carte fedeltà ma anche certificati medici (ad esempio il Green Pass). In futuro tale sistema potrà essere impiegato anche per la chiave della stanza d’albergo oppure per la patente o la carta d’identità.
Novità anche sul fronte Google Maps che introdurrà una nuova modalità per l’esplorazione delle città. Tale sistema è stato definito “immersive view” e sarà in grado di visualizzare il panorama in versione tridimensionale. Grazie a Maps sarà poi possibile monitorare il traffico, il meteo e locali quali bar e ristoranti. Le prime città che usufruiranno di tale servizio sono New York, Los Angeles, San Francisco, Londra e Tokyo. Entro la fine del 2022 l’elenco dovrebbe arricchirsi di new entry.
Infine, occhio anche a Google Translate, che aggiunge 24 nuove lingue e porta il suo catalogo a 133. Tra le novità, le lingue indigene americane e il dialetto inglese che si parla in Sierra Leone. L’aggiornamento vede l’introduzione della traduzione automatica Zero-Shot, un modello di apprendimento automatico che è in grado di imparare a tradurre una lingua senza mai vedere alcun esempio. Una tecnologia che Google continuerà di certo a migliorare nel futuro.
immagini: Google