Google Cloud Next 24 ha concentrato l’attenzione sull’intelligenza artificiale generativa, sebbene le sfide di adozione restino significative. Google mira a supportare le PMI italiane con formazione e consulenza per sfruttare l’AI
Google punta tutto sull’AI generativa. 30.000 persone si sono riunite al Google Cloud Next 24: per scoprire le ultime novità di Google Cloud e hanno scoperto che l’intero evento è stato dedicato all’AI generativa. Google Cloud è principalmente un fornitore di infrastrutture e piattaforme cloud, tuttavia, nonostante le numerose innovazioni annunciate, l’attenzione è stata prevalentemente sull’AI, mentre l’aspetto centrale del business (l’infrastruttura) è passata in secondo piano.
Google Cloud Next: AI generativa
Google ha annunciato una serie di miglioramenti nell’AI per aiutare i clienti a sfruttare al meglio il grande modello linguistico Gemini (LLM) e migliorare la produttività delle aziende. Le dimostrazioni nel keynote hanno illustrato il potenziale di queste soluzioni, molte demo sono però sembrate semplicistiche o troppo semplificate e incentrate sull’ecosistema Google.
L’AI generativa di Google non è facile da adottare
Nonostante l’AI abbia applicazioni potenti di cui tutti siamo convinti, Google, per i contenuti presentati al Google Cloud Next 24, sembra minimizzare le sfide nell’implementazione dell’Ai generativa. Le grandi aziende si muovono con cautela nell’adozione di nuove tecnologie, e l’AI potrebbe essere un cambiamento più grande di quanto Google e altri grandi fornitori lascino intendere.
Le aziende devono affrontare sfide come l’inerzia organizzativa e la complessità tecnologica per sfruttare appieno l’AI. Inoltre, la qualità dei dati è fondamentale per il successo di qualunque attività che coinvolga l’Intelligenza Artificiale, e molte aziende devono ancora affrontare i problemi legati alla qualità e pulizia del dato oltre che l’integrazione dei dati stessi.
Anche se Google offre strumenti per semplificare l’ingegneria dei dati, le aziende meno mature nel percorso di trasformazione digitale potrebbero incontrare grandi difficoltà in questo passaggio da un’IT tradizionale all’Ai. Inoltre, l’AI porta con sé sfide legate alla governance, alla sicurezza e all’etica, che richiedono attenzione, no si tratta solo di di un problema legato all’implementazione tecnica.
Per le aziende meno preparate, meno formate, l’attenzione esclusiva di Google sull’AI potrebbe risultare quasi limitante, potrebbero sentirsi sopraffatte da questa totale concentrazione dei messaggi di Google sull’AI. Potrebbe passare molto tempo prima che queste organizzazioni possano trarre pieno vantaggio dalle tecnologie avanzate, al di là delle soluzioni preconfezionate offerte da Google e altri fornitori.
L’Intelligenza Artificiale per il Made in Italy
L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui le persone e la società immaginano il proprio futuro. Questo vale anche per le imprese, soprattutto per quelle che operano nei settori del Made in Italy, simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Google ha voluto creare un percorso per le aziende del Made in Italy in questa fase di trasformazione per aiutarle a coglierne le grandi opportunità dell’AI.
Con il progetto AI per il Made in Italy, Google intende sostenere le piccole e medie imprese nel loro percorso alla scoperta dei benefici dell’intelligenza artificiale, per integrarla efficacemente nelle proprie attività, attraverso strumenti e consulenze specializzate. L’idea è quella di formare i professionisti sulle nuove competenze richieste dall’avanzamento tecnologico e collaborare con il terzo settore per sviluppare soluzioni basate sull’IA che abbiano un impatto positivo sull’intero ecosistema.
Il programma si sviluppa sosta Google punta tutto sull’AI generativa: inizialmente in corsi di formazione gratuiti, consulenze con gli esperti Google e con il bando crescerAI, lanciato lo scorso Ottobre da Fondo per la Repubblica Digitale con il supporto di Google.org, che mette a disposizione più di due milioni di euro per progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy. L’obiettivo è individuare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane. I 90 progetti inviati nella finestra di candidatura sono ora in fase di valutazione e le proposte selezionate verranno annunciate nella seconda parte dell’anno.