Il futuro dell’agenda tecnologica

IDC mette in evidenza gli elementi che plasmeranno il 2024 della tecnologia, con un’analisi che guarda all’anno appena trascorso per individuare quali saranno gli elementi chiave del 2024.

Il 2023 ha portato moti elementi di instabilità: i conflitti internazionali, l’inflazione, il rallentamento generale nella crescita del PIL, ci sono stati anche però alcuni trend positivi, come l’accordo storico della COP 28, la dichairazione mondiale della fine dell’emergenza Covid-19 e l’esplosione dell’Intelligenza artificiale.
IDC non un analista che guarda al passato però, piuttosto osserva come gli eventi passati e in corso plasmino i futuri scenari digitali. Tenendo a mente i momenti salienti dell’anno scorso, IDC fornisce un ritratto dei principali marco eventi che modelleranno le agende digitali nel 2024.

Il futuro dell’agenda tecnologica

Dalle ambizioni AI alle azioni AI

Se il 2023 ha segnalato l’inizio del capitolo dell’AI ovunque, ci si aspetta che il 2024 ne sia la consacrazione. La transizione dalle aspirazioni Ai, alla pratica implementazione è ostacolata da molti fattori: carenze di infrastrutture e competenze critiche, costi in aumento, e rapide modifiche delle strategie infrastrutturali e di gestione dei dati; eppure le aziende sono ansiose di progredire.

La rivoluzione AI nell’IT

I fornitori di tecnologia stanno spostando gli investimenti in R&D, personale e Capexverso l’AI e l’automazione. Questo crea una sfida affascinante ed inedita per le aziende IT, creando una corsa competitiva tra il cloud, i servizi SaaS, le principali società di consulenza e i fornitori di infrastruttura per plasmare la nuova direzione che seguirà il settore. Sarà interessante vedere come gli investimenti del 2023 si ripagheranno nel 2024, anche in termini di nuove applicazioni dell’AI in ambito IT, e come i fornitori di tecnologia reagiranno alle prime difficoltà di adozione che arriveranno.

L’anno delle elezioni

Il 2024 è l’anno delle elezioni UE, di quelle generali nel Regno Unito e negli USA, oltre ad altre 60 elezioni nel mondo che sono pronte a modificare gli equilibri globali. Tutte queste elezioni avranno anche ripercussioni sul panorama digitale: un avvicendamento dei poteri politici in regioni potrebbe causare una ricalibratura o addirittura l’arresto dei piani nazionali in corso e inserire nuove priorità nell’agenda digitale dei paesi.

Il futuro dell’agenda tecnologica

Evoluzione dell’inflazione

La normalizzazione dei tassi di inflazione verso l’obiettivo del 2% probabilmente dovrà aspettare un po’. Nonostante alcuni segnali positivi di deflazione nella seconda metà del 2023, i prezzi sono poi risaliti verso fine anno. Sembra che sia stato raggiunto il picco nell’aumento dei tassi di interesse, ma non è ancora certo se vedremo dei tagli nella prima parte del 2024 o più avanti. Le diverse crisi internazionali che si stanno susseguendo minacciano la fornitura di energia e di materie prime, parallelamente la difficoltà nell’approvvigionamento di prodotti e servizi IT potrebbero farne salire i costi influenzando così l’accesso alle innovazioni.

Normative digitali

Per 2024 sono attesi sviluppi significativi nelle normative che impattano l’IT, in particolare sull’AI, con l’Europa determinata a trasformare in legge l’EU AI Act. Questa nuova legislazione impatterà i player globali, sebbene i suoi effetti potrebbero non essere evidenti per almeno qualche tempo. L’anno sarà cruciale per valutare la tempistica, le conseguenze iniziali e l’approccio all’applicazione pratica della nuova normativa da parte degli Stati membri. Altre nazioni sono impegnate in quella che sembra una nella regolamentare l’AI, tra queste gli Stati Uniti con il loro decreto esecutivo sull’AI e le varie proposte legislative che sono arrivate al Congresso, anche la Cina sta varando le sue regole preliminari sulla Gen AI, e poi ci sono le leggi del Brasile in qualche modo ispirate a quelle EU. Altre regolamentazioni digitali saranno fondamentali quest’anno, incluso l’EU’s Digital Operational Resilience Act e il CSRD, come anche le norme sulla privacy dei dati che stanno emergendo in vari stati americani dalla California al Texas.

AI Act: cosa prevede la regolamentazione per l’Intelligenza Artificiale dell’Unione Europea

Sostenibilità vera

Dopo lo storico accordo della COP28 sui combustibili fossili, il 2024 rappresenta un anno fondamentale per le riforme sulla sostenibilità, anche a fronte alle catastrofi naturali sempre più frequenti (legate al cambiamento climatico) che hanno colpito tutto il mondo negli ultimi 12 mesi. L’Europa è pronta ad intensificare il suo impegno green anche attraverso l’applicazione di normative più rigide; ma anche negli Stati Uniti, l’approccio incentrato sulla legge di riduzione dell’inflazione (IRA) dovrebbe finalmente avere un maggiore impatto sui temi della sostenibilità nel 2024; vedremo anche la Cina mettere l’accento sulla propria “industria verde” per acquisire un vantaggio competitivo nei mercati globali anche su queste tematiche. La trasformazione digitale e le tecnologie avranno un ruolo chiave nella diffusione della vera sostenibilità, grazie all’utilizzo delle soluzioni IT per realizzare iniziative “verdi”, ma anche rendendo lo stesso setttore IT più sostenibile e green. Il 2024 sarà anche l’anno in cui i paesi e le organizzazioni mondiali inizieranno a collegare le decisioni di investimento in AI alle implicazioni positive o negative nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

 

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Ecosistema cinese

Il rilancio dell’economia Cinese gioca un ruolo centrale nel plasmare le dinamiche globali. La continua crescita e resilienza delle supply chain legate alla Cina hanno implicazioni di ampia portata per l’economia globale, dato che il paese rimane un attore chiave nella produzione mondiale. Mentre la Cina cerca di riprendersi dalle sfide economiche e adatta il proprio ecosistema alle nuove condizioni socio-economiche, la modalità co cui ciò avverrà avrà implicazioni nella dinamica del commercio globale e anche del mercato IT. L’ascesa della sovranità digitale e del protezionismo, in generale, sta già ridefinendo il mercato della tecnologia e i rapporti commerciali internazionali. I paesi sono oggi concentrati sulla sicurezza delle proprie catene di approvvigionamento per la tecnologia, con una conseguente maggiore competizione per le materie prime rare e una spinta verso l’autosufficienza tecnologica. Questa tendenza potrebbe frammentare le supply chain legate alla tecnologia e ridefinire un nuovo scenario mondiale.

Tensioni geopolitiche

I conflitti in corso come quelli in Ucraina e in Medio Oriente continuano ad influenzare i mercati in termini di investimenti, interruzioni degli approvvigionamenti e colpiscono, rendendoli volatili, i prezzi del petrolio e di altre materie prime. Il mercato IT non è immune a questi shock: ne sono impattati i data center (ad alto consumo di energia), ma anche dal punto di vista delle competenze con il personale che viene ricollocato, e i flussi nella fornitura di componenti chiave che possono subire interruzioni. Particolare attenzione andrà prestata alle spedizioni internazionali che potrebbero subire degli impatti significativi per via dei conflitti in corso. Purtroppo i segnali che arrivano dai campi di guerra non sono positivi e no si prevede una rapida risoluzione delle guerre in corso.

La tecnologia deve guardare al futuro, creare un mondo migliore e più accogliente, molto ancora c’è da fare in tanti settori, dalla sanità alla sostenibilità. Il 2024 può essere il primo passo verso il raggiungimento di nuovi obiettivi che facciano progredire le imprese e che migliorino la vita delle persone.


Il futuro dell’agenda tecnologica - Ultima modifica: 2024-02-25T16:29:46+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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