NTT DATA integra sostenibilità e innovazione digitale: software green, IT decarbonizzato, supply chain circolari e monitoraggio satellitare. Una trasformazione concreta, culturale e tecnologica, raccontata da Maria Vittoria Trussoni
“La sostenibilità è il tema più democratico che ci sia. Più si condivide, più si apprende dalle esperienze altrui, più ci si avvicina allo stesso obiettivo”. Maria Vittoria Trussoni, Head of Sustainability di NTT DATA Italia, lo dice con l’entusiasmo lucido di chi la trasformazione digitale la vive da dentro — e cerca ogni giorno di orientarla verso un impatto positivo, misurabile, concreto.
Indice dei contenuti
Cambiare abitudini, non solo strategie
Molte aziende si avvicinano alla sostenibilità pensando in termini di compliance o di marketing. Ma il vero cambiamento, secondo Maria Vittoria Trussoni, si gioca su un altro piano: quello delle abitudini, delle scelte quotidiane, del design dei sistemi.
“Abbiamo sviluppato progetti in cui inseriamo la tecnologia nel cambiamento culturale. Usiamo il nudging: suggerimenti gentili nel momento stesso in cui l’azione si compie. Così cambia il comportamento, e con esso l’organizzazione.”
È il principio alla base del framework ADKAR di change management, che NTT DATA ha declinato in chiave digitale con “NudgeTech”: assistenti virtuali che suggeriscono comportamenti più sostenibili, integrati direttamente nelle app e nei processi aziendali.
Green software: l’impatto (vero) del digitale
L’idea che il digitale sia immateriale è una delle illusioni più radicate. “Non è vero che il digitale non inquina: semplicemente non vediamo dove avviene il consumo, perché è nei data center”, spiega Trussoni.
Dal 2018, NTT DATA lavora all’interno della Green Software Foundation — insieme a colossi come Microsoft e Intel — per definire standard condivisi per uno sviluppo software più sostenibile. Uno di questi sforzi ha portato alla nascita di una vera e propria norma ISO: la ISO/IEC 21031:2024, che introduce il “Software Carbon Intensity” (SCI), una metrica pensata per misurare l’impronta ambientale del codice.
“Abbiamo sviluppato anche dei quality gate per gli sviluppatori: se un codice non rispetta certi criteri di efficienza energetica, non va in produzione. È un modo per promuovere il green software development, o come diciamo ora: software resource-aware.”
Infrastrutture IT: sostenibilità dal cuore del sistema
Una delle sfide principali per molte aziende è trasformare infrastrutture IT nate in un’epoca in cui la sostenibilità non era un parametro progettuale. “Molti sistemi sono stratificati, costruiti su logiche legacy. Il primo passo è prenderne consapevolezza e introdurre una visione sistemica”, racconta Maria Vittoria Trussoni.
NTT DATA ha sviluppato un approccio completo alla decarbonizzazione dell’IT: dalla misurazione dell’impatto energetico dei data center alla progettazione di software e architetture più efficienti, fino all’adozione di tecnologie di raffreddamento avanzato come la liquid immersion.
“Lavoriamo con i clienti per definire una roadmap realistica di riduzione dell’impatto. Lo facciamo attraverso la misurazione, la formazione, il refactoring del codice e delle infrastrutture. E soprattutto, inserendo la sostenibilità come criterio di default nella progettazione IT. NTT Data, in questo ambito, è il primo cliente di se stessa, è una trasformazione che abbiamo operato al nostro interno prima di proporla al mercato, ne conosciamo bene ogni risvolto e possiamo accompagnare i clienti in questa trasformazione.”
Circular thinking: l’economia non è più lineare
Per Trussoni, la circolarità è soprattutto un cambio di prospettiva: “Viviamo in un mondo a risorse finite, ma ragioniamo come se fossero infinite”, e così NTT DATA ha iniziato a progettare supply chain digitali che siano davvero circolari, non solo nei prodotti ma nei processi.
Dalla digitalizzazione degli audit all’adozione del Digital Product Passport, fino alla piattaforma per la Due Diligence sulla deforestazione obbligatoria secondo la normativa EUDR, l’obiettivo è chiaro: integrare la sostenibilità nel ciclo di vita di ogni bene, dal design allo smaltimento.
“Abbiamo costruito una piattaforma che usa immagini satellitari per verificare che nelle aree di estrazione delle commodity non ci sia stata deforestazione. È un cambio culturale enorme: ogni attore della filiera deve essere responsabile, e lo deve dimostrare.”
Studiare la natura… dallo spazio
È qui che la passione di Trussoni per l’ingegneria incontra la vocazione ambientale. L’Earth Observation è diventato uno dei pilastri strategici di NTT DATA: analisi satellitari applicate alla sostenibilità, alla biodiversità, all’agricoltura rigenerativa.
“Cosa c’è di più trasparente di una foto satellitare? Le usiamo per monitorare la biodiversità, per supportare piani di transizione ambientale, per rendere più oggettivi i progetti di compensazione come i crediti di carbonio e stiamo lavorando all’estensione delle nostre capacità in ambito satellitare per avere maggiore libertà sulle rilevazioni”.
Grazie all’intelligenza artificiale, le immagini rivelano pattern invisibili all’occhio umano: la crescita degli alberi, l’espansione di aree verdi, la trasformazione degli ecosistemi. È la sostenibilità che si osserva e si misura.
Sicurezza e sostenibilità: due facce della stessa resilienza
Anche la cybersecurity è parte integrante della strategia sostenibile di NTT DATA. “lavorando a stretto contatto con uno dei nostri clienti abbiamo capito che sicurezza e sostenibilità erano inscindibili. Un attacco informatico è un enorme spreco di risorse: energetiche, umane, economiche, “anche per questo consideriamo la sicurezza una componente chiave nella gestione della sostenibilità aziendale,” ha sottolineato Maria Vittoria Trussoni.
In un’ottica sempre più integrata, stiamo valutando come i requisiti di resilienza digitale previsti dalla normativa DORA possano dialogare con quelli di disclosure non finanziaria su tematiche ambientali e sociali introdotti dalla CSRD. L’interruzione di un servizio critico, anche per cause informatiche, può generare impatti ambientali ed economici non trascurabili. Per questo stiamo studiando approcci che uniscano valutazioni di rischio cyber e ESG, a supporto di una visione sistemica della resilienza aziendale.
NTT DATA ha sviluppato strumenti per unire la valutazione dei rischi ESG e quelli cyber in un’unica visione, integrando gli assesment tradizionali con indicatori di impatto ambientale. “Possiamo stimare l’energia sprecata da una vulnerabilità sfruttata o l’effetto sistemico di un’interruzione e lo facciamo anche per i nostri clienti, dopo averlo fatto internamente.”
La sicurezza, in questa visione, non è più una barriera difensiva: è una condizione abilitante per una trasformazione davvero sostenibile e resiliente.
È in questa visione — ampia, sistemica, profondamente umana — che la sostenibilità si salda con l’innovazione. Non come vincolo, ma come nuovo paradigma per fare impresa.
Digitalic per NTT DATA Italia