Roku Inc., la compagnia produttrice di numerosi dispositivi e smart TV, sta per essere quotata nella Borsa di New York con il simbolo “ROKU”.
In base a quanto riscontrabile dalla documentazione registrata pochi giorni fa presso la Commissione Titoli e Scambi degli USA, Roku Inc., la compagnia produttrice di numerosi dispositivi e smart TV, sta per essere quotata nella Borsa di New York con il simbolo “ROKU”.
Nella dichiarazione finanziaria SEC depositata la compagnia attesta di disporre di 15,1 milioni di account attivi al 30 giugno 2017 e che questi utenti, durante la prima metà del 2017, hanno avviato lo streaming di più di 6,7 miliardi di ore sulla piattaforma di Roku che, inoltre, sottolinea il fatto che 2,9 miliardi delle ore di streaming effettuate riguardano contenuti sostenuti dagli inserzionisti pubblicitari.
C’è una precisazione da fare però: la compagnia dichiara anche di aver operato in perdita nel passato e che si aspetta di poter “incorrere in perdite di esercizio nel futuro e che potrebbe non raggiungere o mantenere mai la redditività.” Il linguaggio scelto rievoca quello utilizzato da altre società per la loro Offerta Pubblica Iniziale, come ad esempio Snap, che sta anch’essa tentando di accrescere i ricavi pubblicitari al fine di cercare di raggiungere la redditività.
Aumentare utenti e inserzionisti pubblicitari
Roku riferisce di aver accumulato fino a giugno un deficit di $244 milioni e che la soluzione adeguata risiede nell’attrarre nuovi utenti al fine di incrementare i ricavi della pubblicità.
Roku afferma che nei primi sei mesi del 2017 la principale fonte di reddito per le finanze della compagnia è stata la vendita di player multimediali, ammontando al 59% dei revenue, due punti in meno rispetto all’ultima metà del 2016. Allo stesso tempo il reddito generato dalla pubblicità è aumentato del 91%, rappresentando il 41% dei profitti. In senso opposto il reddito determinato dal player per lo stesso periodo dell’anno scorso raggiungeva il 74% dei risultati finanziari di Roku, contro il risultato pubblicitario del 26% restante. Roku sottolinea di essere determinata a incrementare la base utenti che ritiene tradursi in nuovi ricavi dalle inserzioni.
Roku, Streaming e tv connessa
La compagnia è nella giusta situazione per attrarre i nuovi utenti necessari, funzionando non semplicemente come un servizio di streaming diretto, ma come una piattaforma che, come definito dal CEO Anthony Wood, “connette l’intero ecosistema della TV.” Quando si parla di utenti attivi nel mercato della televisione connessa, Roku si trova in una posizione di leadership anche rispetto ad altri giganti, fra cui Amazon, Google e Apple e negli ultimi mesi ha svelato una nuova gamma di prodotti più economici, come un box per lo streaming a $30, una TV a soli $250 ed altre vantaggiose offerte. Questi prezzi più bassi potrebbero già essere sufficienti ad attrarre nuovi utenti e aiutare, quindi, la compagnia a incrementare gli introiti pubblicitari necessari.