L’evento ha riunito leader tecnologici ed esperti di innovazione per discutere su AI, sicurezza IT, infrastrutture, ma soprattutto per concentrarsi sul tema centrale “ELEVATE”: incoraggiare atteggiamenti positivi e la trasformazione aziendale continua
Innovazione, tecnologia e crescita sono stati al centro dell’evento annuale del Gruppo E, Shape Your Vision 2024, che quest’anno ha avuto un tema particolarmente stimolante: ELEVATE. L’obiettivo? Incoraggiare le aziende a usare la tecnologia non solo come strumento, ma anche come leva positiva insieme alle soft skills e al giusto tempo da dedicare alle diverse attività, per innescare la crescita e miglioramento continuo del business.
Indice dei contenuti
Il tema di Shape Your Vision 2024: Elevate
L’intelligenza artificiale (AI) ha dominato le discussioni, non soltanto come tema centrale degli interventi, ma anche come strumento di spettacolarizzazione. L’AI è stata protagonista attraverso video, immagini e musica, in supporto di una live band, la Elevation Band diretta dal musicista Daniele Vettori con l’accompagnamento del prompt artist Carlo Munaretto.
Gli ospiti
L’evento, condotto dal content creator Rudy Bandiera, uno degli influencer più noti nel campo della divulgazione tecnologica e Top voice di LinkedIn, ha avuto ospiti illustri come Emanuele Frontoni, dell’Università degli Studi di Macerata, Matteo Flora, esperto di cybersecurity e Fjona Çakalli, innovatrice digitale e influencer nel mondo dell’innovazione tecnologica. Tra i top manager del Gruppo E, Stefano Zingoni (Innovation and Marketing Director), Matteo Franchi (Direttore Generale e Direttore della Business Unit Next Generation Datacenter) e Giovanni Stilli (Direttore della Business Unit Infosec) hanno condiviso le loro visioni e strategie.
I leader del settore IT
Hanno preso parte all’evento anche i rappresentanti di spicco dei più importanti brand IT, dalla sicurezza al data management, sponsor dell’evento: Check Point Software Technologies, NetApp e Palo Alto Networks in qualità di Platinum Sponsor, ICOS in qualità di Platinum Distributor, SentinelOne e Trend Micro come Gold Sponsor, Commvault e Forcepoint come Silver Sponsor, CYBEROO ed ESET come Bronze Sponsor. Le persone di riferimento del Gruppo E, nello specifico i direttori di ogni Business Unit, hanno inoltre condiviso punti di vista, esperienze e strategie per elevare il business delle proprie aziende e quello delle persone in sala.
La platea
Più di 400 responsabili dell’innovazione IT, dai CIO (Chief Information Officer) ai CISO (Chief Information Security Officer), passando per manager di ogni ambito IT e appassionati di tecnologia, hanno partecipato all’evento.
I contenuti
Dopo un’apertura spettacolare con la Elevation Band e Carlo Munaretto, Rudy Bandiera ha dato il via all’evento. Stefano Zingoni ha presentato il suo ormai celebre keynote, delineando la visione di ELEVATE, un invito a cercare l’innovazione attraverso atteggiamenti positivi e lavoro di squadra. “Il modo in cui nascono molte invenzioni si chiama serendipity…, ovvero la scoperta fortuita di qualcosa di prezioso mentre si sta cercando altro. Ma mi chiedo: queste scoperte nascono veramente per caso? No, perché la stessa osservazione può essere insignificante per qualcuno e rivoluzionaria per qualcun altro. E allora a me interessa capire: qual è la differenza tra queste due persone? Che la seconda ha un dono, anzi due: la capacità di collegare i puntini, e cioè una mente aperta, pronta a riconoscere le opportunità che si presentano inaspettatamente, ma – soprattutto – il tempo, il tempo per riconoscere e cogliere queste opportunità”.
Quindi l’invito è quello di cercare l’innovazione non solo come conseguenza dei precedenti tecnologici ma anche come risultato di atteggiamenti positivi, mentalità aperta, lavoro di squadra e anche leggerezza, con il giusto tempo dedicato alle cose. L’intelligenza artificiale per prima è senza dubbio un potente strumento, ma l’innovazione vera dipende sempre dall’essere umano.
Successivamente, Stefano Zingoni ha accolto l’Assessora Laura Sparavigna del Comune di Firenze, impegnata in tematiche tecnologiche, smart city e intelligenza artificiale. Laura Sparavigna ha parlato del profondo legame tra innovazione e servizi ai cittadini: “Non si può pensare di risolvere i grandi problemi delle città come la mobilità o la demografia senza l’aiuto fondamentale della tecnologia”, ha dichiarato.
L’evento è proseguito in tre blocchi successivi, sempre aperti e chiusi da un commento visivo e musicale operato tramite una stretta collaborazione tra artisti e intelligenza artificiale, mostrando tutte le potenzialità del connubio tecnologia-persone.
Il primo blocco tematico dell’evento è stato dedicato al concetto di serendipità, associato proprio all’intelligenza artificiale e alla sostenibilità, due perfetti esempi di serendipity: la prima perché può essere fonte creativa e fornire risposte, sulla base dei dati, ai quali non avevamo pensato; la seconda perché, dapprima vissuta come un’imposizione, si è rivelata un’enorme opportunità per le aziende e per le persone e ha portato, in ultima istanza, ad aziende e società migliori. Entrambi gli aspetti sono trattati dalla Business Unit Innovability del Gruppo E, presentata da Stefano Zingoni che la guida. Ha preso la parola il professor Emanuele Frontoni, professore di Informatica e co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab in forza all’Università degli Studi di Macerata, per approfondire il legame tra AI, impatti in azienda, sostenibilità sociale e implicazioni etiche.
L’AI offre sostegno concreto per la creatività e l’innovazione in diversi settori industriali, ma è anche un potente strumento per la promozione di inclusione ed equità, eliminando bias e discriminazioni, a condizione di un training etico e di qualità. Cristiano Voschion, Country Manager Italy di Check Point Software Technologies, ha illustrato come l’AI sia inoltre uno strumento potentissimo per migliorare la sicurezza delle aziende, fornendo scenari in tempo reale e anticipando le minacce grazie all’analisi di enormi volumi di dati; inoltre, ha spiegato come la diversità dei team in Check Point, con esperti in vari ambiti, favorisca l’innovazione, permetta di creare soluzioni non convenzionali e di rispondere in modo più efficace ai bisogni globali dei clienti.
Rudy Bandiera ha portato le proprie riflessioni sulla velocità del cambiamento in un secondo keynote speech emotivo in cui ha parlato della paura del futuro e dal morboso attaccamento al passato che spesso ne deriva” Il sociologo Zygmunt Bauman parlava di “retrotopia” per indicare l’utopia che idealizza il passato, considerato più rassicurante. Secondo Bauman Questa “retrotopia” celerebbe in realtà una disperata domanda”. In realtà il cambiamento ci ha sempre fatto paura solo che oggi la velocità con cui avviene è più alta, ma come ha scritto Hemingway: “Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi”.
Poi Rudy Bandiera ha dato il via al secondo blocco tematico, dedicato al concetto di teamwork in associazione con la sicurezza IT. Dopo la presentazione della Business Unit del Gruppo E da parte del suo direttore Giovanni Stilli, che ha sottolineato come competenza e collaborazione siano alla base del suo successo, la parola è passata a Michele Lamartina, Head of Italy, Greece, Cybprus and Malta di Palo Alto Networks, che ha presentato la propria visione di brand rispetto ai temi del blocco ed elogiato il Gruppo E come uno dei top partner assoluti in Italia. Successivamente, Marco Rottigni, Technical Director di SentinelOne, ha sottolineato come il teamwork sia da un lato una strategia di mercato fondamentale per il suo brand, con collaborazioni esclusive con partner qualificati, dall’altro una leva tecnologica, secondo la quale l’intelligenza artificiale supporta le operations di sicurezza (SecOps) come un vero e proprio membro del team. Matteo Flora, esperto di cybersecurity e reputazione digitale, ha poi parlato degli impatti devastanti degli incidenti di sicurezza mal gestiti in azienda, evidenziando l’importanza di una solida governance e di un approccio collaborativo. Infine, Alessio Agnello, Head of Sales Engineering di Trend Micro, ha messo in luce la capillarità del team tecnico di brand, vero e proprio vantaggio competitivo, e ha raccontato l’evoluzione dell’AI in cybersecurity, anche come strumento servile all’impegno sociale di Trend Micro, citando programmi educativi specifici.
Rudy Bandiera ha poi aperto il terzo e ultimo blocco, dedicato al concetto di oltrepassare i limiti in associazione con il tema delle infrastrutture IT, presentando Matteo Franchi, direttore della Business Unit Next Generation Infrastructure del Gruppo E, il quale ha sottolineato come le infrastrutture IT moderne, grazie all’AI, corredate di strumenti come l’observability avanzata, siano estremamente automatizzate e in grado di prendere decisioni autonome, liberando risorse umane perché svolgano attività di maggior valore. Matteo ribadisce il focus del Gruppo E sul riconoscere le tecnologie emergenti e sull’investimento continuo nelle persone e nei rapporti duraturi con i vendor.
Giovanna Sangiorgi, Senior Vice President Go-to-Market and General Manager EMEA & LATAM di NetApp, con un riferimento alle leggi di Clarke, espone la visione di NetApp sul superare l’impossibile e sull’importanza dell’AI nell’evoluzione del brand e nella costruzione della sua leadership di mercato nel data management. Ha chiuso il blocco Fjona Çakalli, innovatrice digitale e influencer nel mondo dell’innovazione tecnologica, che ha messo sul tavolo il tema del volto umano dell’AI evidenziando come l’AI sia creata e gestita da persone, sfatando miti e sottolineando l’importanza del contributo umano nel modellare la tecnologia: “la prima cosa che vedono le aziende nell’AI è la possibilità di risparmiare risorse (economiche, di tempo). È sicuramente vero, ma l’AI è soprattutto uno strumento, uno strumento sofisticato che affianca le persone e che ha (ancora) molti problemi e molti margini di miglioramento. Migliorerà, cambierà, ma oggi è così, e il fatto stesso che sia qualcosa che cambia in continuazione lo rendono uno strumento instabile, che ha molto bisogno delle persone, del loro tempo e della loro attenzione. L’importante è sempre l’utilizzo (deciso dagli esseri umani) che si fa degli strumenti. IL fatto che abbiamo chiamato l’AI ‘intelligenza’ artificiale ci porta spesso ad attribuirle capacità che non ha”.
Nel gran finale il Direttore Generale di AD Educatiòn, Alessandro Colombo, ha raccontato la partnership in corso con il Gruppo E che ha sostenuto la formazione di giovani talenti di IAAD Istituto di Arti Applicate e Design con sede a Bologna e Torino, su un tema di frontiera: la creazione di video con l’intelligenza artificiale. Questa iniziativa rientra nel più ampio programma del gruppo SHAPE YOUR TALENT, un programma in atto da anni che recluta e valorizza i giovani talenti in ambito IT e non solo, per portarli poi a lavorare nel gruppo e far crescere le loro competenze.
Le dichiarazioni
Stefano Zingoni ha dichiarato: “Elevate, il tema 2024 del nostro evento annuale Shape Your Vision, rappresenta la nostra visione di un futuro in cui tecnologia e atteggiamenti positivi si fondono per superare le sfide più complesse del presente.”
Stefano Davitti, Presidente e Amministratore Delegato, ha aggiunto: “Shape Your Vision rappresenta ogni anno un’opportunità unica per riflettere su come la tecnologia possa elevare non solo le nostre capacità, ma anche il nostro modo di vivere e lavorare.”
Matteo Franchi ha concluso: “SHAPE YOUR VISION è un momento fondamentale per esplorare come la tecnologia possa effettivamente e in tempi brevi trasformare i processi aziendali dei nostri clienti.”
Shape Your Vision 2024 è stato un evento straordinario che ha offerto spunti, ispirazioni e strumenti concreti per ridefinire il percorso futuro delle aziende attraverso soluzioni tecnologiche e atteggiamenti positivi.
Digitalic per Gruppo E