Siri diventerà più simile a ChatGPT? Tutti gli occhi puntati sull’WWDC di Apple

Apple potrebbe trasformare Siri in un assistente multimodale e più intelligente con iOS 18. L’annuncio è atteso al WWDC, mentre Siri affronta la crescente concorrenza di ChatGPT e altri assistenti AI


Viviamo in un’epoca in cui gli assistenti virtuali possono intrattenere conversazioni fluide e persino flirtare con gli utenti. Tuttavia, l’assistente virtuale di Apple, Siri, ancora fatica con alcune funzioni alle quali siamo ormai abituati con chat-GPT.
Questo potrebbe cambiare il 10 giugno, giorno di apertura della Worldwide Developers Conference (WWDC) di Apple. Durante l’evento, è atteso l’annuncio di importanti aggiornamenti con il nuovo sistema operativo mobile iOS 18, che includerà significative novità per Siri.

Siri AI Apple

Il futuro di Siri tra aspettative e confronti

Dal suo debutto con l’iPhone 4S nel 2011, Siri ha rappresentato una svolta nell’interazione vocale, aprendo la strada a successivi assistenti vocali come Amazon Alexa, Google Assistant e i chatbot come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google. Tuttavia, Siri sembra essere rimasta indietro rispetto ai suoi concorrenti, che nel frattempo hanno esteso le loro funzionalità, soprattutto nel campo delle smart home.

Nel 2024, Siri si trova a fronteggiare un panorama competitivo molto diverso in cui l’AI generativa è diventata pervasiva. Recentemente, OpenAI, Google e Microsoft hanno lanciato assistenti virtuali multimodali, capaci di comprendere e rispondere a input non solo di testo, ma anche come immagini e video. Questi sviluppi rappresentano una sfida diretta per Siri.

L’evoluzione dei competitor di Siri

OpenAI ha recentemente presentato GPT-4o, un modello di AI in grado di condurre conversazioni bidirezionali più umane, con toni ironici e la capacità di sussurrare o flirtare, e ha ricordato a molti il personaggio interpretato da Scarlett Johansson nel film “HER”. Anche Google ha mostrato il suo Project Astra, un assistente in grado di interagire con l’ambiente circostante tramite la fotocamera dello smartphone, riconoscendo oggetti e rispondendo in modo contestuale.

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Apple e la sua strategia AI

Apple non ha ancora un assistente digitale multimodale da mostrare, ma ha pubblicato ricerche promettenti. Ad ottobre, ha introdotto Ferret, un modello di AI in grado di comprendere il contesto sullo schermo del telefono e svolgere compiti in base a ciò che vede. Questo potrebbe rappresentare un possibile punto di partenza per cambiare il modo in cui interagiamo cin l’iPhone.

Apple potrebbe puntare sulla privacy come fattore distintivo, rispetto alle altre AI. Si prevede che Siri processerà le richieste localmente, utilizzando il cloud solo per compiti più complessi, gestiti in data center con chip realizzati da Apple.

Un nuovo capitolo per Siri

Siri potrebbe diventare un assistente digitale più intelligente e soprattutto più consapevole del contesto in cui viene chiamato a dare risposte. Pare che Apple sta addestrando Siri su grandi LLM per migliorarne la precisione e la sofisticatezza delle risposte. Questo potrebbetrasformerebbe Siri in un assistente più potente, capace di comprendere domande complesse e fornire risposte accurate.

Non deve stupire il fatto che Apple no si sia lanciata per prima l’AI generativa, la società è nota per il suo approccio prudente verso le nuove tecnologie, preferisce s spesso attendere e osservare, prima di entrare nel mercato. Questa strategia ha portato al successo in molti casi, come con l’iPad, ma non sempre, come nel caso dell’HomePod. Con Siri, si prevede che Apple possa recuperare terreno piuttosto che innovare drasticamente, almeno quest’anno.

Tutti gli occhi sono puntati sull’WWDC di Apple, dove si attendono importanti novità per Siri e iOS 18. Sarà interessante vedere come Apple risponderà alla crescente concorrenza nel campo degli assistenti virtuali.


Siri diventerà più simile a ChatGPT? Tutti gli occhi puntati sull’WWDC di Apple - Ultima modifica: 2024-06-02T11:03:02+00:00 da Francesco
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