Microsoft ha paura dell’AI: il 2024 potrebbe essere come il 1984 di Orwell

Anche Microsoft ha paura dell’AI: Brad Smith di Microsoft è convinto che potremmo essere coinvolti in una gara persa contro l’intelligenza artificiale. Ciò potrebbe portare a un futuro distopico già nel 2024.

Anche Microsoft ha paura dell’AI. L’intelligenza artificiale potrebbe portare a un futuro nefasto se delle leggi per proteggere gli utenti non verranno emanate presto, è il parere del presidente di Microsoft Brad Smith. Quest’ultimo è stato ospite del programma della BBC “Panorama” in una puntata incentrata sui potenziali pericoli dell’intelligenza artificiale e sulla sfida tra Stati Uniti e Cina per sviluppare questa tecnologia. L’avvertimento arriva circa un mese dopo che l’Unione Europea ha pubblicato i progetti di regolamento per stabilire limiti su come l’AI può essere utilizzata. Secondo Microsoft, se nulla verrà fatto si potrebbe assistere a un futuro in stile 1984 di George Orwell, il libro del 1948 ambientato in una società distopica dove tutti sono controllati 24 ore al giorno.

Microsoft ha paura dell'AI

Microsoft ha paura dell’AI

Intelligenza artificiale è una definizione che ormai racchiude molti campi di lavoro, ma generalmente si riferisce a macchine in grado di apprendere o risolvere problemi in autonomia, senza essere guidate da un operatore umano.

Molti programmi di AI si basano sull’apprendimento automatico, un insieme di metodi computazionali utilizzati per riconoscere modelli in grandi quantità di dati. Questo è un approccio estremamente potente che è stato applicato a diverse aree, dalla matematica di base al calcio giocato.

La paura dell’AI è più forte quando si parla di sicurezza,  proprio l’utilizzo nel mondo della sicurezza a preoccupare il presidente di Microsoft: “Il riconoscimento facciale è uno strumento straordinariamente potente, ma se si vuole sorvegliare tutti in una strada, se si vuole vedere tutti quelli che si presentano a una manifestazione, si può mettere al lavoro l’intelligenza artificiale. E lo stiamo vedendo in alcune parti del mondo come in Cina. Mi vengono costantemente in mente le lezioni di George Orwell nel suo libro 1984. La storia principale riguardava un governo che poteva vedere tutto ciò che i cittadini facevano e ascoltare tutto ciò dicevano in ogni momento. Non è successo nel 1984, ma se non stiamo attenti potrebbe succedere nel 2024“.

Il rapporto tra Microsoft e l’AI

La paura dell’AI, la preoccupazione di Smith, è che un abuso di intelligenza artificiale possa portare a una società ipercontrollata, dove la libertà privata è messa a rischio. Per questo Microsoft potrebbe scegliere di non portate avanti alcuni progetti legati alla sicurezza tramite AI, come già fatto da Google. L’azienda del motore di ricerca ha chiuso il suo programma Project Maven che prevedeva un contratto con il Pentagono per analizzare automaticamente i video ripresi da aerei militari e droni.

“Google non dovrebbe essere coinvolto nel business della guerra. Mi sembrava di avere le mani sporche di sangue” aveva detto l’ingegnere Laura Nolan che si è dimessa nel 2018 quando ha scoperto la natura del progetto a cui stava lavorando Google. “Se non mettiamo in atto le leggi che proteggeranno il pubblico in futuro, troveremo una tecnologia troppo avanzata e sarà molto difficile recuperare“, ha affermato Smith. “Siamo in un conflitto strategico e geopolitico con la Cina. Il modo per vincere è mettere insieme le nostre risorse per avere strategie nazionali e globali affinché le democrazie vincano con l’AI. Se non lo faremo, guarderemo a un futuro in cui ci verranno imposti altri valori. Perché siamo in una gara e la Cina non ha lo stesso sistema di governo che abbiamo noi. La corsa agli armamenti dell’AI potrebbe portare a un conflitto con la Cina? Assolutamente sì. Ma non è inevitabile: gli Stati Uniti e la Cina dovrebbero davvero collaborare per evitare che ciò accada”.

Dato che un accordo fra le due superpotenze sembra lontano, il consiglio di Microsoft è che i governi nazionali emanino al più presto delle leggi per limitare l’uso dell’intelligenza artificiale ed evitare la fine di Winston Smith, il protagonista di 1984 di George Orwell.

 

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Microsoft ha paura dell’AI: il 2024 potrebbe essere come il 1984 di Orwell - Ultima modifica: 2021-06-20T07:34:12+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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