BlueIT rivoluziona l’approccio delle imprese all’intelligenza artificiale, offrendo metodologie pratiche, laboratori sperimentali, una community espansa, e spazi iconici per accelerare l’adozione e implementazione dell’IA con efficacia
L’intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente il mondo delle imprese, non solo per le nuove infinite possibilità che offre, ma anche perché ha cambiato profondamente l’approccio alla tecnologia.
“La nuova ondata di innovazione è rappresentata dall’intelligenza artificiale, con fenomeni come ChatGPT che hanno accelerato significativamente i tempi di adozione – ha spiegato Francesco Sartini, Innovation Manager di BlueIT – Questo ha portato un cambiamento fondamentale su come le imprese acquistano tecnologia. Non si compra più un dispositivo, un software o un servizio, ma la risoluzione di un problema specifico, ciò si traduce nella proposta di tecnologia attraverso use case pratici e concreti. Ad esempio, l’utilizzo dell’AI su una linea di produzione che necessita di registrare informazioni tramite voce a causa dell’incompatibilità dei guanti dei tecnici con il touchscreen, e dove l’AI si occupa di comprendere le parole, ridurre i rumori di fondo, trasformare gli impulsi vocali in azioni”.
Il progetto AI Accelerator di BlueIT, basato sulla tecnologia IBM watsonx, sta rivoluzionando il panorama delle soluzioni e dei servizi grazie all’intelligenza artificiale generativa. Questa tecnologia non solo migliora l’efficienza, ma cambia anche le regole del gioco in termini di tempi di implementazione e adattamento.
Per implementare efficacemente queste soluzioni, è fondamentale comprendere le esigenze dei clienti e come la tecnologia possa risolverle. Questo processo richiede una metodologia strutturata, un laboratorio per sperimentare e validare le soluzioni, una community per condividere conoscenze e risorse, e infine, un ambiente iconico dove poter collaborare e innovare.
Per questo è nato l’AI Accelerator di BlueIT che si poggia su quattro pilastri:
1. Metodologia: aiutare i clienti a strutturare e presentare i loro problemi (use case) in modo rigoroso. Il processo inizia con un brainstorming per identificare i problemi e le soluzioni tecnologiche, seguito da una prova del valore della soluzione AI (Proof of Value) per dimostrare l’efficacia della tecnologia.
2. Laboratorio: Necessario per sperimentare la tecnologia in situazioni reali, valutare i benefici e perfezionare le soluzioni.
3. Community: BlueIT collabora con partner, fornitori, clienti e università per espandere le competenze e le soluzioni disponibili. Questa rete amplia esponenzialmente le risorse tecnologiche e gli use case disponibili.
4. Sede Iconica: Uno spazio dedicato dove discutere, sperimentare e toccare con mano la tecnologia, essenziale per favorire l’innovazione e la collaborazione.
“Abbiamo convertito un vecchio agriturismo in provincia di Cremona in una sede iconica e ispiratrice – ha spiegato Francesco Sartini – questo spazio non è solo un luogo dove mostrare la tecnologia, ma un ambiente immersivo che combina bellezza digitale e materiale. Qui, i clienti possono toccare con mano le soluzioni tecnologiche, vivere un’esperienza immersiva e partecipare a brainstorming in un contesto sereno e stimolante.”
“Spesso le aziende che iniziano il loro viaggio nel mondo dell’AI rimangono impantanate nelle difficoltà, nello sviluppo, nella corretta centratura del problema da risolvere” ha spiegato Leonardo Marazzi, BU Manager della divisione Digital di BlueIT.
“L’AI Accelerator di BlueIT si propone di facilitare l’adozione dell’intelligenza artificiale, accelerando i tempi di implementazione e migliorando l’efficacia delle soluzioni, grazie a un approccio strutturato, collaborativo e innovativo. Vuole dimostrare che un buon progetto di AI non richiede anni, ma anche solo 1 mese o due” ha proseguito Marazzi.
La piattaforma AI alla base dell’AI Accelerator è IBM watsonx “che corrisponde perfettamente alle esigenze dei clienti e al nostro approccio” ha aggiunto Leonardo Marazzi. “IBM watsonx ha tre diversi layer, uno per la gestione dei dati, uno per gli algoritmi e uno per la governance. Questo è un aspetto fondamentale per garantire sempre le migliori prestazioni perché, essendo una piattaforma aperta, si possono usare tutti i tipi di LLM, ad esempio, ma con la garanzia che i dati su cui si lavora sono verificati e che ogni implementazione rispetti la governance aziendale. IBM watsonx unisce il meglio del mondo Open Source, con la possibilità di inserire gli algoritmi più avanzati in quel momento, con la sicurezza di una soluzione Enterprise”.
La governance è essenziale per monitorare le performance degli algoritmi, “ma anche per assicurare l’assenza di bias e discriminazioni e mantenere elevati standard etici. Il Layer watsonx.governance permette di tracciare l’intero ciclo di vita dei modelli AI, garantendo trasparenza e conformità alle normative. Questo approccio riduce i rischi associati all’adozione dell’AI e rassicura i clienti sulla sicurezza e l’affidabilità delle soluzioni implementate” ha sottolineato Gianni Cressari, Solution Manager di BlueIT.
“Il nostro obiettivo principale è diffondere l’uso dell’AI in Italia – ha concluso Leonardo Marazzi – e per farlo abbiamo creato un Hub che unisce tecnologia, consulenza, collaborazioni accademiche e soprattutto la volontà di mettere a fattor comune la nostra esperienza, quella di un’azienda che dal 2016 ha cambiato radicalmente i propri processi abbracciando l’AI e il machine learning aziendale. La nostra capacità di indirizzo e di facilitatori deriva dall’esperienza diretta che oggi, attraverso l’AI Accelerator, mettiamo a disposizione di tutti”.
Per scoprire l’AI Accelerator di BlueIT e la tecnologia IBM watsonx
Visita www.blueit.it
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