Il modulo di autodichiarazione non sarà più obbligatorio se ci si sposta all’interno della propria regione ed inoltre si potranno incontrare gli amici oltre ai congiunti fuori dal proprio comune di residenza
Nuova autocertificazione per spostamenti. Da lunedì 18 maggio 2020 il modulo di autodichiarazione sarà necessario soltanto per uscire fuori dalla propria regione di residenza. Nella propria regione gli spostamenti saranno liberi e non sarà più obbligatorio giustificarli. Ovvero come accade ora indicando una delle 4 ragioni per le quali gli spostamenti sono attualmente consentiti. Quindi motivi di lavoro, salute, urgenza o visite a congiunti.
È questo l’orientamento del governo in vista del nuovo decreto che sarà emanato entro domenica. In attesa dei risultati del monitoraggio sull’andamento del contagio da coronavirus, si mettono a punto le misure per la riapertura delle attività commerciali.
La nuova autocertificazione per il Dpcm di novembre 2020
Nuova autocertificazione per spostamenti, cosa cambia dal 18 maggio
All’interno della propria Regione ci si potrà spostare dunque e non servirà il modulo di autocertificazione (si può scaricare qui). Per varcare il confine bisognerà invece giustificare il trasferimento che rimane consentito “solo” per tre motivi. Motivi di lavoro, motivi di urgenza, motivi di salute. Non è consentita ancora la visita ai congiunti fuori regione.
Rimane il divieto di assembramento e dunque per strada, ma anche nelle case bisognerà mantenere le distanze. Saranno fissate metrature standard per i locali pubblici, mentre nelle abitazioni private dovrebbe rimanere il divieto di organizzare feste o comunque eventi dove non sia possibile garantire il distanziamento. L’aggiunta è che oltre ai congiunti si potranno vedere anche gli amici.
La mascherina sarà obbligatoria per i luoghi chiusi e per i negozi, in alcuni casi, ad esempio l’acquisto di generi alimentari, anche i guanti. Rimarrà raccomandata in tutti i luoghi aperti e affollati, ad esempio le strade con molti negozi.
La riapertura dei negozi comporterà anche la ripresa dei centri commerciali. Si stanno studiando le regole per garantire la sicurezza. Ci saranno ingressi scaglionati e non è escluso che si prevedano anche orari differenziati di apertura e chiusura.
Sarà consentito andare nelle seconde case, purché si trovino nella regione di residenza, anche per soggiornare. Rimane invece in vigore il divieto di andare nelle seconde case che si trovano in altre regioni se non per motivi di urgenza legati alla manutenzione.