Le poche vere novità del Galaxy S9

Quali sono le vere novità del Galaxy S9: la fotocamera, certo, anche se la doppia fotocamera è solo per il Galaxy S9 Plus, la realtà aumentata con Bixby, le My Emoji e soprattutto le funzionalità per le imprese come DeX Pad e il Galaxy S9 enterprise edition

Il Samsung Galaxy S9 era molto atteso, ma le sorprese al suo lancio sono state poche. Le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi e nei mesi scorsi si sono rivelate tutte azzeccate.
Sarebbe stato bello vedere qualcosa di inatteso, qualche caratteristica rimasta davvero segreta, non è successo, lo spettacolo del lancio ne avrebbe giovato, ma non fa nulla.

Galaxy S9 come prima, più di prima

Il Galaxy S9 non ha stupito nel design che ricalca esattamente quello del Galaxy S8 e più in generale si tratta di uno smartphone “incrementale”: non rappresenta una vera novità, una rottura con il passato ma il miglioramento continuo ed apprezzabile del modello precedente.

Galaxy S9 la fotocamera

Tutto il lancio del Galaxy S9 è stato incentrato sulla fotocamera “Camera reimagined” era il payoff della campagna, quindi tutta l’attenzione era concertata sulla fotocamera.
Si tratta di un’ottima fotocamera che come vera novità presenta una doppia apertura di diaframma: 1,5 F e 2,4 F. In pratica, come fanno le fotocamera tradizionali può far passare più o meno luce al sensore, adattandosi alle condizioni di luce. Questo schema di funzionamento, mutuato dalle reflex, indubbiamente migliora la resa soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione. Le prestazioni del Galaxy S8 erano già molto buone in presenza di poca luce, S9 migliora ancora, bene.
La doppia fotocamera (con un obiettivo grandangolare e un tele) è però riservata solo al Galaxy S9 plus, peccato.
Samsung punta sulla centralità della fotocamera è arricchito (semplificandone l’uso) la app per la fotocamera che diventa quasi una home page del telefono “abbiamo progettato questo smartphone in base a come le persone lo usano davvero, ha detto l’AD di Samsung e gli utenti lo usano soprattutto per fotografare.

 

Una nuova modalità è il super slow-motion che permette di catturare filmati a 960 frame al secondo, ma solo per 0,2 secondi che sono comunque 6 secondi di video a velocità normale. Presentata come una grande novità anche questa è il miglioramento di una funzione già ottima nei precedenti Galaxy e quanto potrà cambiare davvero l’uso del telefono?

Galaxy S9 My emoji

Galaxy S9 my emoji
Con il Samsung Galaxy S9 si possono creare emoji a propria immagine e somiglianza, in 3D.
Grazie all’artificiale applicata al sensore anteriore per il riconoscimento facciale si possono creare delle emoji che sono dei ritratti 3D che seguono i movimenti e le espressioni facciali. Si chiamano My emoji e possono essere condivise via WhatsApp o Facebook, non è necessario un device Samsung per vederle in azione.

Galaxy S9 scansione dell’iride

Galaxy S9 Iride
Questa è una vera novità in termini di sicurezza. Samsung ha inserito nel Galaxy S9 un sensore biometrico per sbloccare il telefono grazie alla scansione 3D del volto unita a quella dell’iride che dovrebbe essere più precisa rispetto al riconoscimento facciale 3D dell’iPhone X e non dovrebbe cadere in inganno con i gemelli. La scelta però non è radicale, rimane infatti sul retro del Galaxy S9 il lettore di impronte digitali.

Bixby la fotocamera a realtà aumenta del Galaxy S9

Galaxy S9 Bixby

Samsung ha integrato nella fotocamera del Galaxy S9 Bixby, un sistema di realtà aumentata che traduce in tempo reale le scritte che vengono inquadrate, che poi era una delle prime funzioni incorporata negli sfortunati Google Glass.

Bixby fa però anche altro, unita all’intelligenza artificiale è in grado, per esempio, di riconoscere il cibo che stiamo per mangiare e dirci anche quante calorie ha.
Grazie al fatto che riconosce ciò che viene inquadrato Bixby può aggiungere in automatico i tag per Instagram ad una foto: se si scatta la foto di un tè metterà in automatico #teiera #tazza #tè ecc.

Galaxy S9 e Samsung DeX, una svolta per le imprese

Galaxy S9 DeX
Una grande novità sono le funzioni del Galaxy S9 per per le aziende.
Innanzitutto il Samsung DeX Pad che è una docking station per collegare il Galaxy S9 ad uno schermo grande, il Galaxy S9 può quindi essere usato come un computer portatile che è uno smartphone quando ci si muove e in ufficio può essere collegato facilmente ad un monitor e usato in maniera innovativa. Con il DeX Pad, gli utenti possono facilmente collegare Galaxy S9 e S9 + a un monitor, una tastiera e un mouse per espandere l’esperienza mobile con l’editing avanzato dei documenti, oppure utilizzare il telefono come un grande touchpad.

Galaxy S9 DeX

Samsung Galaxy S9 Enterprise Edition

Samsung Galaxy S9 Iris Scanner
Grande novità, sempre per le aziende, è il Samsung Galaxy S9 Enterprise Edition è una soluzione pronta all’uso che consente la configurazione, la gestione centralizzata e la personalizzazione del Galaxy S9 per i dipendenti delle aziende. Oltre alla sicurezza integrata in ogni dispositivo con Samsung Knox 3.1, il Galaxy S9 Enterprise Edition offre anche maggiore sicurezza grazie alle funzioni di sicurezza avanzate.

Cosa si può fare con il Galaxy S9 Enterprise edition

Personalizzazione aziendale: Knox Configure
Predisporre e configurare in remoto uno o più dispositivi mobili
Aggiornamenti di software e criteri di installazione senza interruzioni ai dispositivi
Modifica un’ampia gamma di impostazioni del dispositivo in modo centralizzato
Distribuzione semplificata: firmware aziendale over-the-air (E-FOTA)
Consente ai reparti IT di gestire una flotta di dispositivi tramite il sistema operativo centralizzato e il controllo della versione del software e gli aggiornamenti programmati
Sicurezza avanzata con Samsung Knox 3.1
Include aggiornamenti della sicurezza fino a 4 anni


Le poche vere novità del Galaxy S9 - Ultima modifica: 2018-02-26T08:13:43+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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