Come l’IoT innova il fashion retail

Il fashion retail tradizionale deve proporre qualcosa di speciale e la tecnologia ora disponibile consente di trasformarlo finalmente in realtà.

Sarà un Natale di acquisti digital. E se una volta c’era solo l’appuntamento del 25 dicembre, oggi Black Friday e Cyber Monday scatenano già da novembre la corsa allo shopping anche in Italia. Per il 2018, le previsioni indicano che il fatturato proveniente dall’e-commerce previsto per le festività natalizie crescerà del 13% rispetto allo scorso anno. Il 68% delle visite ai portali di commercio elettronico avverrà da smartphone, le raccomandazioni d’acquisto basate sull’Intelligenza Artificiale incideranno fino al 35% sul totale delle vendite (+25% rispetto alla stagione invernale 2017), quattro acquisti online su dieci saranno effettuati durante la Cyber Week e il traffico e-commerce da Instagram è in aumento del 51%. Sono i numeri pubblicati nella ricerca condotta da Publicis.Sapient e Salesforce, che include insight e previsioni relativi al comportamento dei consumatori nel periodo natalizio 2018. In questo contesto, il fashion retail tradizionale deve proporre qualcosa di speciale. Questo viene ripetuto da anni, ma la tecnologia ora disponibile consente di trasformarlo finalmente in realtà.

L’IoT innova il fashion retail

L’Internet of Things, in particolare, promette di rivoluzionare il retail e può dare luogo a una importante differenziazione competitiva. Rende l’esperienza in-store interessante e immersiva, e permette ai retailer di innovare continuamente le offerte all’interno del punto vendita, di conoscere i propri clienti, indipendentemente dalle dimensioni del negozio. Ecco alcuni casi di successo.

Fiorella Rubino vince l’IoT Awards con “Rfid in-store”

Tra le tecnologie abilitanti dell’Internet delle Cose, citiamo quella Rfid (dall’inglese Radio-Frequency IDentification, in italiano “identificazione a radiofrequenza”). Consente l’identificazione automatica di informazioni, basata sulla memorizzazione di dati da parte di particolari etichette elettroniche, chiamate “tag” e sulla capacità di queste di rispondere all’interrogazione a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili, chiamati “reader”. La tecnologia Rfid comunica informazioni in rete o a dispositivi mobili e costituisce uno dei presupposti cardine per lo sviluppo dell’Internet of Things.

Il brand Fiorella Rubino, uno dei 12 di Miroglio Fashion, dopo aver conquistato a ottobre l’Open-Inn Retail Award per l’alto valore aggiunto della retail experience offerta alle clienti, si è aggiudicato l’edizione 2018 dell’IoT Awards di ADC Group con il suo “Rfid in-store” come miglior soluzione Business To Business. Il progetto, sviluppato insieme a Temera e avviato nei 160 negozi italiani della catena, ha permesso di ottenere importanti risultati dall’utilizzo della tecnologia per l’ottimizzazione dei processi di gestione merce nel punto vendita. Grazie all’adozione Rfid, Fiorella Rubino ha ottenuto benefici in termini di produttività (riducendo i tempi di gestione della merce in-store), efficacia (grazie a giacenze impeccabili e un approccio omnicanale) e sviluppo dell’intelligence (tramite l’integrazione dei dati con gli Erp e Crm aziendali e gli analytics dell’area fitting room). Il tutto a vantaggio della shopping experience dei clienti, dell’organizzazione del tempo per le store assistant e delle performance di vendita del brand.“Questo riconoscimento conferma la validità della strategia ‘innovation oriented’ intrapresa da Miroglio Fashion” commenta Francesco Cavarero, Group Chief Information Officer. “La nostra azienda crede molto nel valore delle nuove tecnologie per lo sviluppo di un retail ancor più efficiente e un servizio alla clientela sempre più adeguato”.

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La tecnologia Rfid negli store di Fiorella Rubino, Gruppo Miroglio

Diesel e il retail 4.0

Anche Diesel ha implementato la tecnologia Rfid per una migliore customer experience. Nel suo flagship store in piazza San Babila a Milano, ha realizzato camerini intelligenti e tavoli interattivi.I reader e le antenne sono integrate e nascoste nel camerino intelligente: basterà semplicemente entrare e la tecnologia Rfid attiverà tutto il resto, regalando al cliente un’esperienza personalizzata. Il tavolo interattivo nasconde le stesse componenti Rfid identificando il capo o l’accessorio appoggiato e fornendo contenuti utili all’esperienza di acquisto: descrizione, taglia e colore, possibili combinazioni con prodotti correlati.

Da Mango lo specchio è intelligente

Uno specchio digitale IoT che permetterà al cliente di scansionare le etichette dei prodotti e contattare lo staff del negozio per richiedere altre taglie o colori. Suggerimenti anche su capi da abbinare: il camerino digitale – progettato da Mango e sviluppato da Vodafone in collaborazione con Jogotech – arriva in tutti i principali negozi Mango, da Barcellona a New York.L’obiettivo di Mango è far beneficiare i clienti di un’esperienza d’acquisto integrata, che combina in modo efficace e armonico la componente digitale e fisica. “Mango è entusiasta di questo progetto. Per noi il futuro del retail sta nella combinazione tra online e offline – ha commentato Guillermo Corominas, Chief Client Officer di Mango – Questi nuovi camerini rappresentano un ulteriore passo nella trasformazione digitale dei nostri negozi, che offrirà ai clienti un’esperienza del tutto nuova”.

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Lo specchio intelligente negli store Mango


Come l’IoT innova il fashion retail - Ultima modifica: 2018-12-19T11:15:31+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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