OpenAI apre in Norvegia il suo primo data center europeo

OpenAI, l’azienda di ChatGPT, collabora con Nvidia per un data center rivoluzionario che aprirà nella città di Narvik.


OpenAI, l’azienda che ha ridefinito il panorama dell’intelligenza artificiale con il lancio di ChatGPT, ha annunciato un’espansione in Europa con la costruzione del suo primo data center in Norvegia. Una mossa non casuale che rappresenta una decisione ponderata, volta a rafforzare la posizione di OpenAI nel continente e a investire in un mercato sempre più strategico.

OpenAI apre in Norvegia il suo primo data center europeo

OpenAI apre in Norvegia un data center fra i fiordi

Il Paese scandinavo vanta un’abbondanza di energia rinnovabile, principalmente idroelettrica, che permette di alimentare un’infrastruttura così energivora in modo sostenibile ed efficiente. In un’era in cui l’impatto ambientale dei data center è sempre più sotto esame, questa mossa posiziona OpenAI come un’azienda attenta alla sostenibilità. Inoltre, la Norvegia offre un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia e un clima freddo che riduce i costi di raffreddamento, ottimizzando ulteriormente l’efficienza operativa.

Il progetto, chiamato Stargate Norway, è il risultato di una collaborazione strategica con Nvidia, il leader globale nella produzione di chip per l’AI. Nvidia fornirà oltre 100.000 chip, una potenza di calcolo che sarà fondamentale per sostenere le ambizioni di crescita di OpenAI. I chip di Nvidia permetteranno di accelerare l’addestramento di modelli di AI sempre più complessi e di supportare un’ampia gamma di nuove applicazioni, dalla ricerca scientifica allo sviluppo di servizi commerciali. L’azienda di Sam Altman prevede la realizzazione di un campus di calcolo da 500 MW a Narvik, nella Norvegia settentrionale, con inizio delle attività nel 2026. Il calore in eccesso dei sistemi GPU sarà reso disponibile per sostenere le imprese a basse emissioni di carbonio della regione.

 

OpenAI apre in Europa

L’apertura di un data center in Europa è un segnale chiaro dell’impegno di OpenAI a servire meglio la sua vasta base di utenti e i suoi partner commerciali nel continente. Avere un hub operativo più vicino ridurrà la latenza, migliorando la velocità e l’affidabilità dei servizi offerti. Ciò consentirà all’organizzazione di rafforzare i legami con l’ecosistema tecnologico europeo, collaborando più strettamente con aziende, università e sviluppatori locali.

Stargate Norway non è solo un data center, ma un vero e proprio volano per l’innovazione. Con questo investimento, OpenAI non mira solo a espandere la sua infrastruttura, ma anche a contribuire in modo significativo alla crescita del settore tecnologico europeo, posizionandosi come un attore chiave nel futuro dell’intelligenza artificiale a livello globale.

L’espansione globale di OpenAI

Stargate Norway segue il lancio di Stargate UAE⁠ all’inizio di quest’anno e riflette le crescenti collaborazioni con i governi e i leader industriali di tutto il mondo, anche in Europa. Attraverso nuove partnership infrastrutturali, OpenAI sta lanciando il progetto “OpenAI for Countries” al fine di collaborare con le nazioni per lo sviluppo di data center sicuri, che garantiranno la sovranità dei dati e daranno impulso alle industrie locali. Parallelamente, fornirà versioni personalizzate di ChatGPT in grado di migliorare settori come la sanità e l’istruzione, con un’attenzione particolare alla lingua e alla cultura locali. L’azienda continuerà inoltre a investire in controlli di sicurezza avanzati per i propri modelli e infrastrutture, rispettando i diritti umani e i processi democratici. Per sostenere gli ecosistemi nazionali di AI, OpenAI creerà, insieme ai partner, un fondo dedicato alle startup. Questo impegno reciproco vedrà i Paesi partner contribuire all’espansione globale del progetto Stargate, con l’obiettivo di avviare 10 progetti in tutto il globo.


OpenAI apre in Norvegia il suo primo data center europeo - Ultima modifica: 2025-08-06T11:55:46+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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