Steve Woziank compie 70 anni, Dai primi computer assemblati in un garage con Steve Jobs alla fama mondiale. Steve Wozniak festeggia una carriera incredibile.
L’11 agosto 2020 il cofondatore della Apple Steve Wozniak compie 70 anni e non c’è occasione migliore per ripercorrere la sua vita fatta di scoperte innovative e rivoluzioni futuristiche. Il mago Woz, così viene soprannominato, è stato uno dei pionieri dell’industria digitale che ha cambiato il mondo a partire dagli anni ’70 e oggi viene considerato un vero e proprio guru nel campo della tecnologia.
La vita di Steve Wozniak è fatta di intraprendenza e genialità; sembra che neanche a 70 anni abbia voglia di fermarsi dato che nuove idee e passioni contraddistinguono il suo presente.
Steve Wozniak e Steve Jobs
Nato a San Jose in California nel 1950, Steve Wozniak ha origini ucraine e polacche.
Negli anni ’70 si iscrive all‘università di Berkeley, dalla quale però non si laurea. A quei tempi lo stato californiano non era ancora la patria della Silicon Valley, ma nei college e nei campus il fermento verso gli innovativi computer che cominciavano a diffondersi era alto. Proprio la passione per i chips e i processori elettronici, nata grazie alla visione del telefilm Star Trek, spinse Wozniak a lavorare per alcune prestigiose aziende del settore come la Hewlett-Packard e la Atari (il suo videogioco preferito? Tetris, una delle tante chicche che il creativo rivela nel suo periodicamente aggiornato blog raggiungibile al sito www.woz.org). Nel 1971 conosce Steve Jobs ma la rivoluzione della Apple è ancora distante.
Il primo progetto dei due è uno scherzo illegale: col futuro collega si diverte a costruire delle “blue box”, dispositivi utilizzati per compiere telefonate a lunga distanza senza pagare, sfruttando con metodi da hacker le linee pubbliche statunitensi.
L’anno dell’Apple I
Concentrandosi sulla creazione di un calcolatore non ancora disponibile sul mercato, nel 1976 Steve Wozniak produce un primo minicomputer passato alla storia come Apple I. Il nome deriva dalla passione del californiano per le mele dell’Oregon. Il successo, all’inizio locale grazie ai numerosi complimenti ricevuti dall’Homebrew Computer Club (una cerchia di amici con l’hobby per i processori costruiti in casa), è istantaneo.
Un ex dipendente della Intel viene a conoscenza dell’oggetto e decide di finanziare Wozniak e il socio Jobs nella produzione di altri dispositivi simili. I due iniziano una piccola catena di montaggio nel garage della casa di famiglia di Jobs: così nascono nuove idee come quelle che portano a modelli migliori, da Apple II al Lisa fino al Macintosh 128k. Quest’ultimo, proposto nel 1984 quando la Apple aveva già una fabbrica, portò al successo globale l’azienda dei due geni americani.
Steve Wozniak: gli hobby
La vita da businessman che comprende marketing e corsa ai guadagni non è però fatta per l’oggi 70enne.
Già nel 1985 lascia la Apple nelle mani di Jobs, il quale la farà diventare una multinazionale leader nel mondo della tecnologia. Così Wozniak può concentrarsi sui suoi hobby, mai nascosti nelle interviste rilasciate finora.
Festival di musica rock e convention di fumetti sono due progetti in cui investe, senza mettere da parte la creazione di altri brevetti per computer e il sostegno alla nascente Silicon Valley californiana. I guadagni arrivati dalla Apple, di cui tuttora mantiene alcune azioni, gli permettono una vita rilassata e meno legata ai movimenti dell’industria tecnologica, di cui però resta un guru di riferimento anche per la decisione di preferire la libertà creativa alle dinamiche aziendali.
In un certo senso è l’antitesi di Steve Jobs, la cui dedizione al lavoro lo accompagnerà fino alla morte nel 2011. Wozniak invece continua soddisfatto la sua vita un po’ hippie e hacker, ma con un occhio di riguardo ai meno fortunati e agli sviluppatori in cerca di aiuto.
Se oggi un personal computer non manca in nessuna casa dell’Occidente, è anche per merito del mago Woz.